Facebook pronta a cambiare nome. Così Zuckerberg proverà a smarcarsi dal social

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

E Zuckerberg proverebbe così a svincolare l'intera azienda dal social network che nell'ultimo periodo è un mix molto aleatorio di gioie e dolori.

L’esempio di Google. Come detto in apertura, Facebook non sarebbe la prima grande azienda tecnologica a cambiare il nome della società

Secondo quanto riporta il sito TheVerge, infatti, il colosso di Menlo Park starebbe pensando di cambiare nome a partire dalla prossima settimana. (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altri media

L’etichetta attualmente possiede i principali social network, tra cui Facebook, ovviamente, Instagram e il sistema di messaggistica WhatsApp. Il social network di WhatsApp e Instagram potrebbe ricevere un rebrand, similmente a quanto successo con Google e la compagnia ombrello Alphabet. (La Gazzetta dello Sport)

La notizia è stata riportata dal Guardian; l’azienda ha risposto così: «Non rilasciamo alcun commento su indiscrezioni o speculazioni». La novità. Il cambio di nome non riguarderà il social network Facebook, ma l’azienda madre Facebook Inc. (Edizione Napoli)

Il fondatore e ceo del gigante dei social network, Mark Zuckerberg, illustrerà la novità in occasione della conferenza annuale dell'azienda, 'Connect', in programma il 28 ottobre, anche se il nuovo nome potrebbe essere svelato prima di allora. (Adnkronos)

Il cambio di nomenclatura dovrebbe interessare solo il nome dell’azienda, e non i suoi prodotti. L’annuncio all’evento Connect. In queste ore uno scoop di The Verge svela che la compagnia è pronta a un nuovo passo epocale: Facebook cambia nome. (TuttoTech.net)

A rivelarlo è 'the Verge', in un articolo pubblicato online nella notte, che cita una fonte coinvolta direttamente nella vicenda. A rovinare l'immagine di Facebook nelle ultime settimane ha contribuito anche il recente blackout di cinque ore subito dal social network, insieme all'app WhatsApp, a causa di un errore tecnico (Tiscali.it)

Il rebrand “probabilmente posizionerebbe l’app blu di Facebook come uno dei tanti prodotti di una società madre che supervisiona gruppi come Instagram, WhatsApp, Oculus e altri”. Al momento, però, da Facebook non arriva alcun commento sulla vicenda. (Il Fatto Quotidiano)