Tra gli scavi di Pompei spunta una tartaruga

Today.it INTERNO

Oltre alla tartaruga, conservata perfettamente, vi era anche un uovo mai deposto.

In questa situazione cambia l'ecosistema della cittadina, con animali selvatici che trovano il loro spazio nei locali in lavorazione o in botteghe come questa, in pieno centro"

Una tartaruga conservata quasi in perfetto stato, con il carapace, le zampette e la testa quasi intatta, è stato rinvenuto tra gli scavi di Pompei. (Today.it)

Su altri media

Non è il primo ritrovamento di testuggini a Pompei, ma solitamente sono state rinvenute all’interno di giardini o aree interne a ricche domus, come ad esempio la casa di Giulio Polibio. La testuggine aggiunge un tassello a questo mosaico di relazioni tra cultura e natura, comunità e ambiente che rappresentano la storia dell’antica Pompei (Cronache Campania)

Questo è quello che è emerso dagli scavi effettuati a Pompei nelle scorse settimane. Sembrerebbe essere una tartaruga di terra di piccole dimensioni, quella scoperta a Pompei. (Nanopress)

Animale longevo per eccellenza, ora la tartaruga di Pompei potrebbe svelarci nuove affascinanti scoperte su questa incredibile città che, anche dopo più di duemila anni, non finisce mai di incantare il mondo intero Prima dell’arrivo della tartaruga, Pompei era una città ricchissima che chiamava a sé aristocratici e commercianti da tutto il Mediterraneo. (Il Primato Nazionale)

La tartaruga di terra ritrovata a Pompei - Reuters. COMMENTA E CONDIVIDI. . . . . . . Una tartaruga di terra in notevole stato di conservazione con la testa, coda e zampe intatte e soprattutto un uovo mai deposto: è l'ultima sorpresa in ordine di tempo di Pompei. (Avvenire)

E' una piccola tartaruga di terra, incredibilmente conservata con il suo uovo mai deposto, l'ultima sorpresa di Pompei che l'ANSA documenta in anteprima. "Di più ora non si può dire, speriamo nella prossima campagna di scavi, nel 2023, di capirne di più". (Trentino)

Successivamente, l’area venne destinata all’ampliamento del complesso termale sull’incrocio tra via dell’Abbondanza e via Stabiana e rasa al suolo dopo il terremoto che devastò Pompei e ampie parti della Campania nel 62 d. (ilmessaggero.it)