L'Italia divisa tra rosso e arancione ma le Regioni spingono per le riaperture. Domani riparte la scuola

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È invece sempre possibile svolgere attività motoria, ma solo in prossimità della propria abitazione, e attività sportiva all'aperto in forma individuale.

Con Pasqua e Pasquetta in zona rossa alle spalle, l’Italia entra a tutti gli effetti nel mese chiave per la svolta alla lotta alla pandemia.

Tutti i negozi sono aperti, compresi parrucchieri, barbieri e centri estetici, mentre i centri commerciali restano chiusi nel fine settimana

Il Paese si dividerà tra zona arancione e zona rossa almeno fino al 20 aprile. (leggo.it)

Su altre fonti

TÀ. TÀ. Torna in zona arancione, la Sicilia, dopo il breve periodo di lockdown dettato dalle festività pasquali. L’unico dato positivo è la diminuzione del del numero delle vittime: nella settimana passata i morti sono stati 114, il 25,5% in meno rispetto ai 153 della settimana precedente (Il Giornale Di Pantelleria)

Da oggi, poi, tornano in presenza in tutta Italia – anche nelle regioni in zona rossa – gli alunni delle scuole fino alla prima media. (Quotidiano del Sud)

Da oggi sono in zona rossa Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana e Valle d’Aosta, mentre in zona arancione ci sono Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Sicilia, province autonome di Trento e Bolzano, Umbria e Veneto (La Gazzetta dello Sport)

In arancione tutte le altre, ovvero le province di Trento e Bolzano, Veneto, Lazio, Liguria, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata, Sicilia e Sardegna. Le ultime due, per via di un indice di contagio superiore a 1,25, resteranno in zona rossa almeno per altre due settimane. (leggo.it)

Zona arancione: cosa si può tornare a fare. Il nuovo decreto del Governo che fissa regole e divieti fino al 30 aprile 2021, per tutto il mese prevede due soli colori, rosso o arancione: tradotto, bar e ristoranti – gli ambiti a più alta socialità – rimarranno chiusi. (Prima Pavia)

In zona arancione, come sempre, ci si può muovere liberamente e senza obbligo di autocertificazione all’interno del proprio comune. (Civonline)