No Green pass, il giudice Angelo Giorgianni: "Lascio la toga". Ma dal 2022

Gazzetta del Sud INTERNO

Non potevo restare magistrato perché voglio poter parlare liberamente contro questa parte anche dello Stato che ci vuole imporre le proprie idee

«Io - spiega parlando con i cronisti - sono per la libertà di decidere se vaccinarsi o meno, quindi contro il Green pass.

«Da magistrato - ha continuato sabato dal palco - sono venuto ad onorare il popolo sovrano, e tra io tra voi e il popolo scelgo il popolo sovrano e lascio la toga». (Gazzetta del Sud)

Se ne è parlato anche su altri media

Era quindi seguito quello che sembrava l’annuncio di dimissioni immediate dall’ordine giudiziario: «A coloro che dicono che la mia posizione è incompatibile, rispondo che scelgo il popolo sovrano e lascio la toga». (Giornale di Sicilia)

“Da magistrato – aveva annunciato – sono venuto ad onorare il popolo sovrano, e io tra voi e il popolo scelgo il popolo sovrano e lascio la toga”. Le verità nascoste del Covid 19”, con la prefazione del magistrato Nicola Gratteri, ma contesta la definizione di “no vax”. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

Prima il caso finisce al Csm, poi la ministra della Giustizia Marta Cartabia incarica i suoi ispettori di procedere ad accertamenti urgenti. E a chiedere l’apertura di una pratica in Prima Commissione per verificare se con la sua condotta il giudice abbia leso l’immagine di indipendenza (Imola Oggi)

Ma giudice Angelo Giorgianni, consigliere della Corte d’Appello di Messina, coautore del controverso libro Strage di Stato. (Il Fatto Quotidiano)

Giorgianni sarà collocato in pensione a gennaio prossimo. Il primo presidente di Corte d’Appello Michele Galluccio sta valutando se ci sono gli estremi per eventuali provvedimenti, mentre l’Anm locale, dopo la nota ufficiale, spiega per bocca della presidente Laura Romeo i perché della dura condanna. (Tempo Stretto)

E intanto critiche aperte arrivano dal presidente dell’Associazione nazionale magistrati ,Giuseppe Santalucia, per il quale è stato superato il limite consentito a chi indossa la toga. Prima il caso finisce al Csm, poi la ministra della Giustizia Marta Cartabia incarica i suoi ispettori di procedere a accertamenti urgenti . (La Sicilia)