Graziano Mesina è malato: fuori dal carcere l'ex bandito sardo “maestro della fuga”
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L'ex bandito sardo Graziano Mesina è stato scarcerato. Il Tribunale della Sorveglianza ha accolto la richiesta di differimento pena presentata dai suoi legali disponendo la detenzione domiciliare in ospedale. I legali avevano evidenziato nella loro istanza l'aggravarsi delle sue condizioni di salute nel carcere di Opera. I giudici della Sorveglianza di Milano hanno accolto l'istanza prendendo atto delle effettive gravi condizioni di salute di Mesina e ritenendole incompatibili col carcere. (La Stampa)
Se ne è parlato anche su altri giornali
“Il differimento della pena, in una condizione di così precaria esistenza, non può essere limitato a un ricovero in un reparto detentivo di un ospedale milanese, ciò significa che è ancora in stato di detenzione” spiega Maria Grazia Caligaris, presidente dell’ente. (Cagliaripad.it)
Sassari Graziano Mesina è morto alle 8 di stamattina, sabato 12. L’ex primula rossa del banditismo sardo aveva appena lasciato il carcere per le sue gravi condizioni di salute. Mesina aveva 83 anni ed era gravemente malato da tempo. (La Nuova Sardegna)
Era impossibilitato a muoversi e definito «non trasportabile»: Mesina ieri era stato trasferito ai domiciliari nel reparto detenuti del San Paolo di Milano. Per la terza volta nella sua vita, l’ex primula rossa del banditismo sardo aveva lasciato il carcere, questa volta non per un’evasione o per una grazia, ma per motivi di salute gravissimi. (L'Unione Sarda.it)
Su di lui c'è stato una sorta di accanimento», ha affermato all'ANSA una delle sue legali Goddi. «Fino all'ultimo Graziano Mesina è rimasto in carcere. (Corriere del Ticino)
83 anni, “Gratzianeddu” – questo il nome con cui Mesina è noto nella cultura pop – si trova nella fase terminale di un tumore. Con questa decisione il tribunale di sorveglianza di Milano ha accolto l’istanza presentata dalle avvocate dell’ex primula russa del banditismo sardo, Beatrice Goddi e Maria Luisa Vernier. (Virgilio)
Milano – Uomo di sicuro successo nel suo settore (delinquenza, più o meno organizzata) Graziano Mesina si trova ora a giocare il finale di partita, cercando di uscirne vivo e soprattutto di non perdere il nome, la fama, la gloria al nero che si è costruito fin da bambino. (la Repubblica)