Almasri, Renzi a Vespa: "Sa cose coperte da segreto che io ex premier non so. Chi gliele dice?"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Nella puntata del 30 gennaio del suo “Cinque minuti”, Bruno Vespa ha detto che “le cose sporchissime i governi le hanno sempre fatte” e che anche “il governo Renzi si servì della milizia Rada, di cui Almasri è il numero due” per liberare Bruno Cacace e Danilo Colonego, rapiti in Libia nel 2016. “Dispiace vedere che un professionista come Vespa abbia fatto questa fine: fare da portavoce del governo sul servizio pubblico, peraltro mentre la Vigilanza Rai non è attiva”, replica a Metropolis l’ex premier e leader di Italia Viva Matteo Renzi (la Repubblica)
Su altre fonti
Il piatto forte delle interviste è ovviamente il caso Almasri, con il giornalista che già la scorsa settimana era finito sulla graticola delle opposizioni per aver ricordato un semplice fatto: "Operazioni moralmente discutibili vengono fatte in ogni Stato da governi di ogni colore per ragioni di sicurezza nazionale. (Liberoquotidiano.it)
Se io avessi avuto il mandato dell'Aja, l'avrei assicurato alla giustizia" (Il Fatto Quotidiano)
Cioè lei sa che quando lei è andato in Libia o quando ci va la Meloni o quando ci vanno tutti la sicurezza nell'aeroporto in cui è atterrate è garantita da Rada?". "Presidente - osserva Bruno Vespa nella puntata di martedì 4 febbraio riferendosi a Giuseppe Conte -, è dura da dire ma Almasri, oltre a essere un torturatore, è anche un pezzo dello Stato libico. (Liberoquotidiano.it)
È stata la settimana di Bruno Vespa. Dopo la burrascosa chiusura di puntata di Cinqueminuti di giovedì 30 gennaio, nella quale ha difeso l'operato del governo Meloni sul caso del carceriere libico Nijeem Osama Almasri, tutta la sinistra si è riunita per attaccare lo storico conduttore di Porta a Porta, accusandolo apertamente di essere "portavoce di Fratelli d'Italia" e di fare "propaganda di regime". (Fanpage.it)
A scatenare le accuse di sinistra e M5s le parole ... Andrea Orlando: «Lo querelo». (La Verità)
A Che tempo che fa il salottino rosso di Fazio si scatena contro Giorgia Meloni e contro il governo. Aggiustando la narrazione dei fatti, tralasciando i dettagli come quelli che raccontano del libico in giro per l'Europa per diversi giorni prima del suo ingresso in Italia, si costruisce una propaganda anti-destra per cercare di di portare acqua al mulino dei progressisti. (Liberoquotidiano.it)