Mattarella ricoverato al Santo Spirito per l’impianto di un pacemaker: «Nessuna preoccupazione»





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Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato ricoverato ieri all’ospedale Santo Spirito di Roma per sottoporsi a un intervento programmato di impianto di un pacemaker. Le sue condizioni, come precisato dall’Ansa citando fonti mediche, sono buone e l’operazione rientra in un percorso clinico già stabilito. A occuparsi del capo dello Stato è il reparto di cardiologia diretto da Roberto Ricci, primario della struttura capitolina.
Nonostante la delicatezza dell’intervento, il Quirinale ha voluto subito rassicurare, sottolineando come la procedura fosse prevista e non destasse allarme. Lo stesso Mattarella, del resto, aveva proseguito regolarmente i suoi impegni istituzionali fino all’ultimo momento, ricevendo anche il presidente del Montenegro nella giornata di martedì. La notizia del ricovero, circolata inizialmente attraverso alcuni media, era stata poi confermata dal Palazzo con un comunicato essenziale, che ha evitato ogni tipo di enfasi.
Tra i primi a esprimere sostegno, la premier Giorgia Meloni, che ha scritto su X: «L’Italia l’attende presto con la forza di sempre». Un messaggio che, al di là delle divergenze politiche, riflette il rispetto trasversale di cui Mattarella gode nel panorama istituzionale.
L’ospedale Santo Spirito, uno dei più antichi della capitale, è noto per l’eccellenza nelle cure cardiologiche, e il fatto che il presidente vi sia stato affidato conferma la routine di un intervento considerato ormai di ordinaria amministrazione. Nessun dettaglio è stato diffuso sui tempi di recupero, ma le fonti vicine al Quirinale lasciano intendere che si tratterà di una convalescenza breve.
Quella di Mattarella, che a luglio compirà 83 anni, è una figura spesso al centro dell’attenzione non solo per il suo ruolo, ma anche per l’equilibrio dimostrato in anni complessi. Il ricovero, seppur legato a una procedura comune in età avanzata, riporta inevitabilmente l’attenzione sul tema della stabilità delle istituzioni, anche se in questo caso non sembrano esserci elementi che possano far pensare a conseguenze sul piano operativo.