L'iPhone del 2035? Potrebbe non esistere nemmeno, rimpiazzato dall'AI | Eddy Cue

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Come saranno gli smartphone tra dieci anni? Chissà, magari non esisteranno nemmeno più, rimpiazzati dall’intelligenza artificiale. È una previsione che ha fatto Eddy Cue, responsabile della divisione servizi di Apple, parlando in tribunale nell’ambito del processo contro Google per la sua posizione dominante nel settore di ricerca online e advertising. È il ciclo della vita (almeno nel mondo tech), del resto, che Apple stessa ha sperimentato sulla propria pelle più di una volta - anni fa la sua “gallina dalle uova d’oro” era l’iPod, che è poi stato spazzato via proprio dall’iPhone. (HDblog.it)
Ne parlano anche altri media
Google sembra respingere le dichiarazioni di Eddy Cue, il Senior Vice President Services di Apple che nel corso della sua testimonianza nel maxi-processo antitrust intentato dal Dipartimento di Giustizia americano contro Big G, ha parlato di un declino nelle ricerche su Google da Safari. (Macitynet.it)
Attualmente, infatti, Google paga circa 20 miliardi di dollari l'anno ad Apple per avere la priorità nella ricerca attraverso i dispositivi della società gestita da Tim Cook , ma ciò le permette di attirare un flusso di milioni di utenti alimentando il suo core business pubblicitario. (Investire.biz)
Tra tutte le sfide, è l’intelligenza artificiale a rappresentare forse la minaccia più insidiosa e di lungo periodo. Apple ha costruito il suo impero da trilioni di dollari su prodotti iconici, capaci di distinguersi grazie a un «integrazione profonda tra software, hardware e servizi», come ama ricordare Tim Cook in ogni keynote. (Milano Finanza)

Lo ha detto Eddy Cue, uno dei massimi dirigenti dell’azienda di Cupertino, responsabile di tutti i servizi digitali dell’azienda, nel corso del processo antitrust a carico di Google negli Stati Uniti. “I colossi affermati hanno vita dura. (la Repubblica)
Per anni, la navigazione web ha avuto un punto di partenza quasi univoco: la barra di ricerca di Google, spesso integrata come motore predefinito nei browser più diffusi, tra cui Safari di Apple. Questa consuetudine, apparentemente semplice, ha cementato una posizione di quasi monopolio per Google nel lucrativo mercato della ricerca online e della pubblicità ad essa correlata. (RaiNews)
Apple sta valutando una revisione profonda di Safari per integrare motori di ricerca basati su Intelligenza Artificiale, un cambio di rotta che potrebbe mettere fine allo storico accordo con Google, che ogni anno vale miliardi di dollari per Apple (e altrettanti per Google). (DDay.it)