Dopo l'eutanasia, droga libera. L'era dei referendum estremi

ilGiornale.it INTERNO

Affermazione da decifrare; la Chiesa sul punto è sempre stata intransigente: no all'accanimento terapeutico, ma no anche ad ogni forma di eutanasia

Prima l'eutanasia, ora la cannabis libera.

Il quesito per depenalizzare il consumo personale della droga è stato depositato in cassazione, mentre Marco Cappato evoca numeri sfolgoranti sull'altro fronte: «Siamo a quota 850 mila firme».

Spesso queste battaglie sono state condotte in nome della presunta lotta all'oscurantismo e ad antiche concezioni religiose ritenute ormai inadatte. (ilGiornale.it)

Ne parlano anche altre testate

Molto sopra le righe anche la prima risposta: 50mila persone hanno sottoscritto la richiesta di andare a votare per depenalizzare la cannabis in appena sei ore. Pochi minuti prima avevano terminato la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa referendaria. (Il Manifesto)

Un doppio percorso ipocrita e minimalista che non serve ad affrontare il vero nodo della drammatica situazione che coinvolge sempre più ragazzi e sempre più famiglie. Ebbene, il punto focale è che le ricette decennali fin qui perseguite per contrastare il consumo di stupefacenti si sono rivelate ampiamente fallimentari. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

A pochi giorni dall’approvazione della Camera al testo base per depenalizzare la coltivazione della cannabis - per uso personale e di non oltre quattro piantine “femmine”, cioè quelle che producono il principio attivo Thc - è partita la raccolta firme per un referendum sulla depenalizzazione dell’uso. (La Sentinella del Canavese)

Referendum cannabis, in un’ora 50mila firme per la legalizzazione. A cura di Davide Falcioni. Cinquantamila persone hanno firmato online – in una sola ora – affinché venga indetto un referendum sulla depenalizzazione e la legalizzazione della Cannabis (Fanpage.it)

Nei prossimi giorni porteremo avanti iniziative di sensibilizzazione e pubblicizzazione dell’iniziativa referendaria, vi invitiamo anche a seguirci sulle pagine social. Si tratta di una raccolta firme lampo da completare in soli 20 giorni per depositare le firme entro il 30. (ekuonews.it)

Per questo i promotori si affidano alla tecnologia: sarà possibile sul sito www. La raccolta delle firme sarà una corsa contro il tempo visto che andrà completata in soli 20 giorni. (L'HuffPost)