Il Papa, l'Indonesia, il dialogo con l'islam che è necessario
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Anche a prescindere dai contenuti squisitamente pastorali, il viaggio che Francesco sta compiendo in “Estremo Oriente” – il più lungo dell’intero pontificato – assume un significato geo-politico rilevante e implicazioni culturali di indubbia portata. La prima tappa è l’Indonesia, fin qui solitamente ai margini dell’attenzione dei media, sebbene si tratti del quarto Paese al mondo per popolazione (ben 280 milioni di persone) e dove oltre l’80% degli abitanti professa la religione islamica. (Avvenire)
La notizia riportata su altri media
Si fa silenzio sotto la tenda a strisce bianche e rosse (i colori dell’Indonesia), mentre il Papa e il grande imam della moschea di Istiqlal firmano la Dichiarazione congiunta per “promuovere l’armonia religiosa per il bene dell’umanità”. (Avvenire)
Con una capacità di accogliere fino a 120mila fedeli, la moschea 'Istiqlal' o dell'Indipendenza a Giacarta in Indonesia è la più grande del sudest asiatico e tra le più imponenti del mondo. (Adnkronos)
L'arrivo di Papa Francesco allo stadio Gelora Bung Karno di Giacarta per presiedere la messa davanti a una grande folla: oltre 50mila fedeli i fedeli presenti che lo hanno accolto con calore ed entusiasmo, tra cori e canti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Giakarta , giovedì, 5. settembre, 2024 10:00 (ACI Stampa). Manca poco alla Santa Messa - la Celebrazione eucaristica sarà in latino e indonesiano - presieduta da Papa Francesco che si terrà al “Gelora Bung Karno Main Stadium”. (ACI Stampa)
Giacarta, 5 set. (il Dolomiti)
Nasaruddin Umar, firmano nel contesto dell’incontro interreligioso nella grande moschea di Jakarta. Muove da questa considerazione la Dichiarazione comune di Istiqlal 2024, documento che Papa Francesco e il Grand Imam, il prof. (Vatican News - Italiano)