Meta vince la causa contro NSO Group: 167 milioni di dollari di risarcimento per l’attacco spyware

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Meta ha ottenuto una vittoria significativa in tribunale contro NSO Group, l'azienda israeliana nota per aver sviluppato il controverso spyware Pegasus. Una giuria federale della California ha stabilito che NSO deve pagare 167,25 milioni di dollari di danni per aver compromesso i dispositivi di circa 1.400 utenti WhatsApp, tra cui giornalisti, attivisti e diplomatici. La sentenza include anche 444.719 dollari di danni compensativi per la piattaforma di proprietà Meta, e rappresenta un momento storico nella lotta legale contro l'uso illecito di software spia. (Multiplayer)
La notizia riportata su altre testate
La NSO è conosciuta per aver sviluppato lo spyware “Pegasus” ed averlo fornito a diversi governi per spiare i propri oppositori politici. (Contropiano)
Nso Group, l'azienda isreaeliana che ha sviluppato lo spyware Pegasus, uno dei software più utilizzati nello spionaggio e che lo scorso anno è stato messo in vendita su Telegram, dovrà pagare 167,25 milioni di dollari a Meta. (Corriere della Sera)
È una vittoria importante per la privacy e la sicurezza. (Wired)

Prima del caso sollevato il 31 gennaio da WhatsApp, l’app di messaggistica istantanea del gruppo Meta Platforms, quando ha dichiarato che Paragon Solutions, un produttore israeliano di software di hacking, ha preso di mira circa 90 utenti, la piattaforma era già finita nel mirino di un altro spyware israeliano: Pegasus di Nso Group. (Startmag)
C’è un’azienda che ha conquistato le prime pagine dei principali giornali italiani ed esteri: Pop Mart International Group. In una sola settimana, le sue azioni sono cresciute del 13% e il CEO, Wang Ning, ha scalato la classifica di Forbes dei miliardari, grazie all’incremento improvviso del proprio patrimonio di 1,6 miliardi di dollari (per un totale di 16,2 miliardi). (Proiezioni di Borsa)
Dopo anni di controversie, un verdetto storico ha condannato la società israeliana produttrice del famigerato spyware Pegasus a versare oltre 167 milioni di dollari a Meta per aver diffuso malware attraverso WhatsApp (tomshw.it)