Neonata rapita a Cosenza, Moses, il marito di Rosa Vespa: «Credevo fosse incinta, la sua pancia era cresciuta»

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Corriere della Sera INTERNO

«Io davvero credevo che mia moglie fosse incinta» Moses Omogo Chiediebere (a volte è chiamato anche Acqua), il marito 43enne di Rosa Vespa, la donna responsabile del rapimento di una neonata alla clinica Sacro Cuore di Cosenza, ha raccontato in tv, ospite di Bruno Vespa a «Cinque minuti», che sua moglie ha ingannato lui e tutta la famiglia a proposito di quella gravidanza che non è mai esistita. Ma come ha potuto simulare una pancia che cresce nell'intimità con suo marito? E come mai lui, in nove mesi, non si è mai insospettito? La spiegazione sarebbe iu una lunga assenza di Moses e, ovviamente, come ha spiegato, nella fiducia che aveva nella moglie. (Corriere della Sera)

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Chiesta la perizia psichiatrica sulla donna che ha rapito la piccola Sofia. Le rassicurazioni al marito sul certificato di nascita: lo faremo dopo le dimissioni (Open)

Lei faceva le analisi. Nessuno si è accorto di niente, nè mia suocera nè sua sorella». (ilmattino.it)

Sabato mattina il gip di Cosenza ha rimesso in libertà il marito, 43enne del Senegal, perché sarebbe estraneo ai fatti. Cosenza – Ai raggi X i cellulari di Rosa Vespa e di Aqua Omogo Chiediebere Moses. (Il Lametino)

Ma, nel corso degli interrogatori, Rosa Vespa ha rivelato di aver vissuto un periodo di profondo disagio psicologico, in parte dovuto alla morte del padre, e di essersi sentita «una donna a metà» per le difficoltà incontrate nel tentativo di avere figli, per non riuscire a realizzare «il suo sogno di avere una bella famiglia e dei figli». (Vanity Fair Italia)