Cecilia Sala, il ritorno alla libertà
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La giornalista Cecilia Sala, dopo venti giorni di angoscia trascorsi in una cella di isolamento nel carcere di Evin, in Iran, è finalmente tornata in Italia. La sua liberazione, avvenuta il 2 gennaio, è stata il risultato di un complesso intreccio diplomatico che ha coinvolto diverse figure di spicco, tra cui il direttore dell'Aise, Caravelli, e l'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Sala, che era stata arrestata mentre svolgeva il suo lavoro di reporter, ha raccontato ai Ros le condizioni disumane in cui era costretta a vivere: sempre a terra, spiata costantemente e con una luce elettrica puntata negli occhi.
Il governo italiano, guidato da Giorgia Meloni, ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di riportare a casa i connazionali detenuti all'estero. Questo successo si aggiunge a quelli di Alessia Piperno, liberata nel novembre del 2022, e di Chico Forti, scarcerato a maggio. La vicenda di Sala ha avuto il merito di unire maggioranza e opposizione, come dimostrato dall'applauso bipartisan in Senato alla notizia della sua liberazione.
Il ruolo di Elon Musk nel ritorno di Sala a Roma è stato determinante, così come gli accordi tra i servizi segreti italiani e iraniani. La giornalista, una volta tornata a casa, ha espresso la sua gioia e il sollievo di essere finalmente libera, dopo settimane di prigionia in condizioni estreme. Il suo messaggio vocale ai colleghi di Chora News, in cui dice "Ciao, sono tornata", racchiude tutta la felicità di aver ritrovato la libertà e la vita.
La liberazione di Cecilia Sala rappresenta un importante traguardo per la diplomazia italiana, che ha saputo muoversi con determinazione e abilità in un contesto internazionale complesso e delicato.