Di Maio, piano Italia per agevolare dialogo parti e pace

La Gazzetta del Mezzogiorno INTERNO

- ROMA, 20 MAG - "Non esiste una pace imposta, si parte dalla disponibilità dell'Ucraina perché il loro popolo è stato invaso e il nostro obiettivo è agevolare il dialogo per step per arrivare al cessate il fuoco e poi alla pace".

"L'Italia promuove il piano e lo fa in base alla credibilità che ha perché abbiamo sostenuto con tutti i nostri mezzi quel popolo e questo ci dà credibilità di parlare di dialogo perché non ci siamo tirati indietro per aiutare gli ucraini aggrediti"

Lo dice il ministro degli Esteri Luigi Di Maio alla conferenza stampa finale della presidenza italiana al Consiglio d'Europa rispondendo ad una domanda sul piano italiano. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Ne parlano anche altre fonti

L'Ucraina sta studiando il piano messo a punto dall'Italia per mettere fine alla guerra. Noi avevamo già la più grande comunità ucraina d'Europa, composta da circa 230mila persone, ora sono arrivati con la guerra quasi 120mila rifugiati (Adnkronos)

Facciamo tutti gli sforzi diplomatici per arrivare ad un cessate il fuoco, ma vogliamo anche che, quando i negoziati avranno luogo, l’Ucraina ci arrivi ad una posizione di forza. "Ho preso nota dell’annuncio da parte del collega italiano", il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, "di un piano di pace presentato al segretario generale dell’Onu il 19 maggio. (Adnkronos)

Di Maio: "Popolo ucraino ucciso dalle bombe russe". "La differenza tra le due parti in gioco - ha poi sottolineato Di Maio - è chiara: il popolo ucraino è stato ucciso dalle bombe russe. È questa la proposta dell'Italia per porre fine alla guerra in Ucraina che il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha illustrato "al segretario Onu António Guterres" e agli "sherpa del G7". (TorinOggi.it)

"Non voglio sembrare disfattista, ma non vedo nessun negoziato su nessun tavolo. Per questo adesso serve un'iniziativa collegiale a livello internazionale. (La Provincia di Cremona e Crema)

"Le condizioni per questo cessate il fuoco le dovrà decidere l'Ucraina", ha aggiunto il capo della diplomazia Ue, esortando i Paesi europei a "mantenere l'unità su tutti i fronti, diplomatici e militari" Ma dal punto di vista europeo questo deve passare dall'immediata cessazione dell'aggressione e dal ritiro senza condizioni dell'esercito russo". (Gazzetta di Parma)