«Se non mi senti entro 48 ore chiama la polizia», il terrore di Saman in chat mentre sentiva discutere i suoi genitori

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Le chat. L’esecutore materiale del suo omicidio sarebbe, secondo le ricostruzioni dei magistrati, lo zio Danish Hasnain.

In una chat recuperata dagli investigatori, scrive a una donna: «Abbiamo fatto un lavoro fatto bene».

«Se non mi faccio sentire per più di 48 ore chiama le forze dell’ordine», avrebbe confidato al suo fidanzato in una nota audio.

Quei tre uomini sono lo zio di Saman, Danish Hasnain, e due cugini, fra cui Ikram Ijaz

Rimane ovviamente scoperta la porzione di immagini che potrebbe suggerire che fine ha fatto la ragazza. (Open)

Se ne è parlato anche su altri media

È quel che pensa all’istante la figlia che prima avverte il fidanzato e poi lo chiede direttamente a lei. Saman è nella sua stanzetta, chatta con il fidanzato utilizzando il cellulare preso alla madre, Nazia Shaeeen, 46 anni, a sua insaputa. (Corriere della Sera)

La condanna a morte di Saman Abbas, 18 anni e il sogno di essere libera, colpevole di non accettare un matrimonio forzato in Pakistan con l'uomo scelto per lei dalla famiglia, prende forma nelle campagne di Novellara poco più di un mese fa, il 30 aprile. (La Repubblica)

Saman Abbas, il messaggio al fidanzato. Stando a quanto ricostruito, il compagno si sarebbe recato dalle forze dell’ordine per riferire di un vocale ricevuto, presumibilmente, la sera della sparizione. (Yahoo Notizie)

Tra le ipotesi investigative c'è quella che sia stato lo zio l'autore materiale dell'omicidio della ragazza La Procura reggiana indaga per omicidio con, al momento, cinque indagati: i genitori, due cugini e lo zio. (Il Giornale di Vicenza)

Sono queste le agghiaccianti parole che avrebbe riferito Danish Hasnain, lo zio di Saman Abbas, la 18enne scomparsa da oltre un mese per cui si ipotizza l’omicidio, confidandosi in una chat con una persona a lui molto vicina. (il Resto del Carlino)

Per i genitori della ragazza è stata invece avviata una rogatoria internazionale di arresto ed estradizione dal Pakistan. E l’esecutore materiale del delitto potrebbe essere stato proprio lo zio, tuttora in fuga (IMPERIAPOST)