L'arresto del fondatore di Telegram è segno di un cambio d'epoca?

L'arresto del fondatore di Telegram è segno di un cambio d'epoca?
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Avvenire ESTERI

REUTERS Siamo entrati nella epoca della censura evidente? Dovremo rinunciare alle nostre foto frou-frou o ai ritratti degli spaghetti alle cozze? Stiamo in un cambio d'epoca fatto di guerra e anche di bavagli visibili e invisibili? Quando cambiano le epoche cambia l'editoria, cioè il modo di trasmettere i contenuti. La notizia dell'arresto del fondatore di Telegram, porta alla ribalta, al di là degli elementi squisitamente giuridici, una grande questione. (Avvenire)

La notizia riportata su altri giornali

Le autorità francesi hanno consegnato all’amministratore delegato di Telegram Pavel Durov le accuse preliminari per aver permesso presunte attività criminali sulla sua app di messaggistica e gli hanno contestualmente vietato di lasciare la Francia in attesa di ulteriori indagini. (LAPRESSE)

Dopo quasi quattro giorni di custodia da parte della polizia francese, Pavel Durov, il fondatore di Telegram, è stato trasferito oggi in tribunale. Lo ha appreso l’emittente francese Bfmtv, secondo cui il giudice istruttore ha posto fine alla custodia di Durov in vista di un primo interrogatorio e di un’eventuale incriminazione. (LAPRESSE)

E lì resta per un interrogatorio-fiume, di primo grado. Scaduti i termini della custodia cautelare, alle 15 di mercoledì 28 agosto, Pavel «Pasha» Durov viene accompagnato al Palazzo di Giustizia di Parigi. (Corriere della Sera)

Durov uscito dal carcere, ora è in tribunale in attesa dell’incriminazione

Chi è Pavel Durov, fondatore del controverso Telegram (AGI - Agenzia Italia)

Su Telegram viaggiano miliardi di informazioni che farebbero gola a tutti i governi e a tutti i Servizi segreti del mondo. Non sorprende, a dire il vero, questo interesse. (Nicola Porro)

Il fondatore e amministratore delegato di Telegram Pavel Durov, arrestato sabato sera all’aeroporto di Le Bourget, non sarebbe più sotto la custodia cautelare della polizia, ma è stato trasferito nel primo pomeriggio di oggi al tribunale di Parigi in vista di una possibile incriminazione. (La Stampa)