Germania, Pil fermo: crescita zero nel quarto trimestre

Adnkronos ECONOMIA

Dopo una partenza dinamica nel primo trimestre (+0,5%) e la flessione nel secondo trimestre (-0,2%), c'è stato un lieve recupero nella terza frazione dell'anno (+0,2%).

Il Pil segna crescita zero rispetto al terzo trimestre dopo gli aggiustamenti dei prezzi, stagionalità e variazioni di calendario.

Rispetto allo stesso trimestre del 2018, il Pil tedesco è cresciuto dello 0,4%.

Come riporta Destatis, la crescita del prodotto interno lordo risulta dello 0,6% per il 2019.

(Fotogramma). (Adnkronos)

Ne parlano anche altre testate

"La fase di preparazione del Documento di Economia e Finanza 2020 diventa occasione decisiva, un banco di prova per tutti. La crescita del 2019 è stata dello 0,2%; la Commissione prevedeva a novembre +0,1%, ma il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri aveva pronosticato una crescita leggermente superiore, lo 0,2%. (Adnkronos)

Ma quali sono le azioni che crescono con il PIL Usa? Ma i risultati del quarto trimestre potrebbero essere stati il ​​catalizzatore che convincerà gli investitori a comprare azioni. (Proiezioni di Borsa)

La Commissione Europea guarda in positivo la crescita economica italiana. Molti si domandano in base a cosa la Commissione Europea si mostra così fiduciosa. (Proiezioni di Borsa)

Oltre 45mila contagi e oltre il 10% di guarigioni – Intanto continua a crescere il numero dei contagi e delle vittime, ma più lentamente. Secondo il consulente medico ‘senior’ del governo, l’epidemia di coronavirus sta per raggiungere il suo picco in Cina e potrebbe concludersi entro aprile. (Il Fatto Quotidiano)

Il Pil, nel quarto trimestre del 2019, registra una variazione pari a zero rispetto al trimestre precedente. La crescita dell'economia della Germania, nel 2019, si ferma a un +0,6 per cento. (Il Sole 24 ORE)

Scenario poco probabile, visto che la riduzione della crescita non aiuta a tenere i conti in ordine. In termini di crescita, dunque, il provvedimento rende la metà di quel che costa e gli effetti sul mercato del lavoro ancora non sono stimabili. (La Stampa)