Svolta sui vaccini a mRna: trattative con Big Pharma per la produzione in Italia

ilGiornale.it ECONOMIA

Con tutta probabilità porterà il marchio made in Italy anche il vaccino a mRna sviluppato dalla tedesca CureVac.

A breve la fase della carenza di scorte di vaccini sarà finita.

Il governo italiano avrebbe già preso contatti con l'azienda Moderna ma il progetto è ancora in embrione.

Tuttavia l'Italia punta principalmente sui cavalli vincenti e cioè i vaccini a mRna, quelli che si basano sulla stessa tecnologia di Pfizer e Moderna. (ilGiornale.it)

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L’Ue ha prenotato 450 milioni di dosi» e «se tutto va bene, questo vaccino sarà la rivoluzione dei vaccini», è convinto l’esperto. «Dovremmo essere nelle fasi conclusive – ha sottolineato – poi servirà qualche settimana per l’approvazione dell’Ema e allora comincerà la produzione» (TerzoBinario.it)

Sono previste due dosi a distanza di 4 settimane. Sono previste due dosi a distanza di12 settimane.- JOHNSON & JOHNSON: anch'esso come AstraZeneca sarà utilizzato per gli over 60. (Rai News)

Bruxelles, che pare allontanarsi dall’impiego di sieri a vettore, come quelli prodotti da AstraZeneca e Johnson & Johnson, “ha accolto con favore l’impegno di Roma nella produzione dei vaccini”, rivela al Ft un funzionario della Commissione Ue a conoscenza dei contatti italiani con le aziende EPA/BIONTECH SE HANDOUT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES. Roma cerca di portare in Italia la produzione di vaccini basati sull’mRNA. (L'HuffPost)

Lotta alla pandemia Vaccini, Financial Times: Roma punta a portare in Italia produzione di siero mRNA Secondo il quotidiano britannico, il governo italiano avrebbe avuto dei colloqui preliminari con la società biofarmaceutica svizzera Novartis, e l'italiana ReiThera per la produzione in Italia del vaccino a mRNA sviluppato dalla tedesca CureVac, attualmente nella fase III di sperimentazione. (Rai News)

L’ipotesi. Questo modello a Rna messaggero proprio dei vaccini di Pfizer e Moderna non avrebbe fino ad ora provocato effetti collaterali di rilievo, come quelli registrati, anche se in casi eccezionali, dopo la somministrazione del prodotto di AstraZeneca. (QuiFinanza)

Da quanto è dato sapere, all’Italia spetterebbero almeno 30 milioni di dosi, 14 milioni delle quali entro settembre. Le grandi speranze di un vaccino "made in Europe" a mRna (come Pfizer e Moderna) vengono oggi riposte nel lavoro che i 600 dipendenti di CureVac stanno portando avanti tra Tubinga e Francoforte, in Germania. (Avvenire)