«Vi spiego perché ci sono i segni della terza ondata e l’unica soluzione è il lockdown nazionale»

VeneziaToday INTERNO

Ci stiamo avviando verso la terza ondata

Intanto a Today, Andrea Crisanti, professore ordinario di microbiologia all'Università di Padova, ha spiegato che non c'è tempo da perdere: «È evidente che sta per arrivare la terza ondata dell’epidemia di coronavirus.

«Da quanto tempo i tecnici hanno detto che c’è il rischio terza ondata?

Bonaccini propone la zona arancione scuro?

E questo perché «i segnali della terza ondata ci sono tutti, la variante inglese è già al 35%, fra due settimane rischiamo 40mila casi». (VeneziaToday)

Ne parlano anche altri giornali

Nelle ultime 24 ore sono stati 250.986 i test (molecolari e antigenici) effettuati contro i 306.078 del giorno precedente Le vittime nelle ultime 24 ore sono invece 232, contro le 251 del giorno prima, per un totale di 95.718 vittime dall’inizio dell’epidemia. (Leggilo.org)

Sulla zona arancione scuro proposta dal presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini i governatori non trovano un'intesa, soprattutto dopo la bocciatura di Matteo Salvini che costringe a un passo indietro i presidenti leghisti e di centrodestra: «Zona arancione in tutta Italia? (TrentoToday)

Se prima servivano 40 milioni di persone, oggi dobbiamo arrivare almeno a 44 Crisanti, in collegamento da Londra, ha ricordato l'impegno svolto dall'Università di Padova nella prima zona rossa di Vo' e le varie campagne di tamponi e prelievi svolti nel "primo focolaio del Veneto". (Il Messaggero Veneto)

Come avere nella propria formazione Ronaldo e preferirgli un compaesano dell’allenatore Nel contempo, però, Lorenzoni esprime un sentimento di forte dispiacere poiché Crisanti «è stato estromesso dal coordinamento regionale dei laboratori di microbiologia. (PadovaOggi)

Esattamente un anno fa, il 20 febbraio 2020, a Codogno veniva ricoverato in rianimazione il primo caso identificato di coronavirus in Italia. "Dopo un anno non abbiamo ancora imparato". (Sputnik Italia)

Con loro voglio ringraziare tutte le famiglie, gli insegnanti, il personale, i nostri dirigenti”. (LaPresse) – “Sono qui per ringraziarvi, per ringraziare innanzitutto i nostri ragazzi e le nostre ragazze, le nostre bambine e i nostri bambini. (LaPresse)