Pakistan, la mostruosa invasione di locuste

Improntaunika.it ESTERI

Pakistan, la mostruosa invasione di locuste. Prosegue l’emergenza locuste in Pakistan, dove gli insetti hanno già da settimane invaso e distrutto numerosi campi.

Oltre al crescente numero in Africa orientale, infatti, le locuste si sono riprodotte anche in India, Iran e Pakistan, e in primavera potrebbero trasformarsi in nuovi sciami.

Già nelle settimane scorse il governo pakistano aveva dichiarato lo stato d’emergenza per via dell’invasione delle locuste. (Improntaunika.it)

Ne parlano anche altri giornali

ocuste o cavallette giganti, se volete: uno sciame da 200 miliardi di insetti che oscura come nuvola il sole e che migra devastando ogni vegetale sulla sua strada alla ricerca di cibo. Coinvolti Etiopia, Somalia, Kenya, Sud Sudan e Uganda. (Alganews)

Ora la crisi coinvolge soprattutto gli stati del Kenya, la Somalia e l’Etiopia; una vasta area popolata da 13 milioni di persone. Dopo aver devastato i campi dello Yemen, le locuste stanno mettendo in ginocchio il Corno d’Africa. (Scienzenotizie.it)

Si tratta della peggiore invasione degli ultimi 25 anni in Etiopia e Somalia, mentre per il Kenya l’ultimo episodio di tale entità risale a 70 anni fa. Distrutti migliaia di campi coltivati in Kenya, Uganda, Etiopia e Tanzania. (Il Dubbio)

Secondo la Fao se non si interviene urgentemente ci vorranno anni per risanare l’intere aree colpite dalla locuste. Naturalmente l’emergenza della locuste potrebbe incidire con i flussi migratori, caratterizzando sempre di più quella fascia di persone (“migranti climatici”) costrette a fuggire dal proprio paese a causa del clima. (Vita)

Locuste in Africa, Coronavirus in Cina. I numeri sono da brividi e l’agenzia Onu stima che il prossimo giugno il numero possa crescere esponenzialmente di 500 volte. (MeteoInItaly)

La comunità degli Asmarini presente in Italia è fortemente preoccupata dalle notizie che giungono dai media italiani e stranieri sulla nuova invasione delle locuste del deserto nel Corno d’Africa. Oltre che spostarsi verso nord nelle regioni sud occidentali etiopiche. (Il Cittadino on line)