Dal congresso a Riccione il grido di allarme dei pronto soccorso: "Si sono dimessi 600 medici, insostenibile"

RiminiToday SALUTE

I numeri indicano che 600 i medici dell’emergenza e urgenza che nel 2022 hanno scelto di dimettersi dai pronto soccorso, al drammatico ritmo di circa 100 unità al mese; 4.200 sono i medici e il personale infermieristico che mancano nei pronto soccorso italiani (novembre 2021); 21-24 milioni sono gli accessi medi ogni anno quindi un terzo deegli italiani va in pronto soccorso ogni 12 mesi.

Le ombre della medicina dell’emergenza sono state invece delineate da Francesco Pugliese, Presidente del comitato scientifico del Congresso

Oltre 1.000 medici e infermieri della medicina d’urgenza si sono incontrati al Palacongressi di Riccione per dibattere sugli attuali problemi e delineare possibili soluzioni per il futuro. (RiminiToday)

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Come fa il direttore della struttura a garantire il buon funzionamento del pronto soccorso? “Nel tempo, si sono sviluppate delle criticità che ora devono trovare soluzioni di sistema: il grave sovraffollamento del Pronto Soccorso; la carenza di personale, in prevalenza medico e l’integrazione tra il sistema di Emergenza-Urgenza pre-ospedaliero e ospedaliero”. (AltaRimini)

Certo le responsabilità in questo settore della medicina sono grandi e di questo è necessario tenere conto. L’organico completo prevede 25 medici in servizio ma ce ne sono solo 18. (Alto Adige)

Sono circa 600 i medici dell’emergenza e urgenza che nel 2022 hanno scelto di dimettersi dai pronto soccorso, al drammatico ritmo di circa 100 unità al mese. Pochi anni fa in Francia una situazione migliore della nostra attuale ha originato un clamoroso sciopero nei Pronto Soccorso, opzione che non vogliamo e non possiamo considerare (RiminiToday)

. 🔊 Ascolta l'audio. Si è aperto oggi al Palacongressi di Riccione il Congresso nazionale SIMEU – Società Italiana di Medicina d’Emergenza-Urgenza. Nel 2022 si sono dimessi in 600: è come se in Italia chiudessero 5 pronto soccorso al mese. (News Rimini)

Così, i pronto soccorso sono sotto organico e chi resta, con carichi di lavoro che diventano più pesanti, arriva spesso al «burn out», non ce la fa più e getta la spugna. A questo si aggiunge il problema del «boarding», il carico di lavoro costituito dai pazienti già trattati, in attesa di ricovero in corsia, ma che restano in pronto soccorso perché non ci sono letti disponibili (Corriere Fiorentino)

Tant’è che nei pronto soccorso d’Italia si stima manchino la bellezza di circa 5mila medici. I Pronto soccorso sono in difficoltà in tutto il paese e a Riccione verrà cercata una soluzione durante il congresso della Società italiana di medicina d’emergenza-urgenza, Simeu. (il Resto del Carlino)