Parkinson: quando il pericolo può arrivare dall’aria inquinata

Parkinson: quando il pericolo può arrivare dall’aria inquinata
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Il Sole 24 ORE SALUTE

Le particelle sottoli di inquinamento PM10 nell’aria (Particulate Matter 10) hanno un ruolo chiave nell’aumento del rischio di insorgenza del Parkinson, e le aree rurali non sono da meno rispetto a quelle urbanizzate ad altro traffico veicolare. E’ quanto emerge da un nuovo studio che - basato sull’analisi di un campione costituito da 25.000 residenti partecipanti, dal marzo 2005, al progetto epidemiologico Moli-sani - apre nuove prospettive sulla prevenzione di malattie neurodegenerative. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altre testate

Le particelle PM10 presenti nell’aria aumentano il rischio di sviluppare la malattia di Parkinson. La ricerca è stata coordinata dall’Unità di Epidemiologia e Prevenzione dell’IRCCS Neuromed di Pozzilli, in collaborazione con l’Università LUM di Casamassima, l’Università dell’Insubria, la Sapienza Università di Roma e altre istituzioni italiane tra cui INAIL, CIRA, DEP Lazio e ASREM. (Primonumero)

In particolare, sono i livelli di Pm10 – le polveri sottili che avvelenano l’aria delle nostre città – a moltiplicare le insidie. Stando infatti ai dati del progetto Moli-sani – che da 20 anni segue circa 25.000 adulti residenti in Molise – l’inquinamento pesa non poco sul rischio di ammalarsi. (Fortune Italia)

Il progressivo accumularsi di evidenze scientifiche non fa che confermare che l’esposizione cronica all’inquinamento dell’aria non solo è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari e respiratorie, ma ha anche un ruolo nella comparsa di malattie neurologiche come le demenze e il Parkinson, contribuendo all’aumento di incidenza e prevalenza di queste patologie neurodegenerative. (Vita.it)

Parkinson, il rischio aumenta mangiando male e respirando aria inquinata

POZZILLI – Inquinamento atmosferico e rischio di Parkinson: la ricerca, condotta su oltre 23mila persone partecipanti al Progetto Moli-sani, apre una prospettiva concreta verso strategie di prevenzione basate sul rischio ambientale (Molise Network)

Un nuovo studio coordinato dall'Unità di Ricerca di Epidemiologia e Prevenzione in collaborazione con l'Unità di Ricerca e di Neurofisiopatologia Clinica dell'I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli, l'Università LUM di Casamassima (Bari), l'Università dell'Insubria (Varese), la Sapienza Università di Roma e altre istituzioni italiane (INAIL, CIRA, DEP Lazio e ASREM), ha individuato un nuovo legame tra i livelli di microparticolato PM10 nell'aria e l'aumento del rischio di sviluppare la malattia di Parkinson (ItaliaSalute)

Escono in contemporanea due studi, uno italiano su Nature e uno greco-americano su Neurology, che mettono sempre più a fuoco i fattori che tutti i giorni ci espongono al rischio di sviluppare malattia di Parkinson (Corriere della Sera)