Polonia, «l'intera Unione europea rischia di crollare»

Corriere del Ticino ESTERI

Parole che arrivano mentre l’esecutivo europeo sta valutando le motivazioni della sentenza della Corte polacca, per agire di conseguenza.

«Venti anni fa Bruxelles era dalla nostra parte

Se Bruxelles non reagisce alla sentenza della Corte Costituzionale polacca, l’intera Unione europea «rischia di crollare».

A quattro giorni dal colpo assestato dai giudici di Varsavia al primato del diritto comunitario, la preoccupazione dei vertici europei non si placa. (Corriere del Ticino)

Ne parlano anche altre fonti

Al di là dei simboli e dei risvolti storici, che non sono irrilevanti, il problema sicuramente esiste. Con uno spirito che non è destinato a scomparire per sempre: chi ha a cuore l’Europa lo vede permanere nella logica delle cose, nella mappa dei rapporti di forza di questo mondo complicato (Corriere della Sera)

Ora, dopo la decisione della Corte costituzionale polacca, devo dire che se non confermiamo il principio nell'Ue che regole uguali sono rispettate allo stesso modo in ogni parte dell'Europa, tutta l'Europa comincerà a collassare". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Polonia, tra i fermati al corteo pro-Ue anche il nipote del premier Morawiecki Andrea Tarquini. (afp). Il giovane ha raccontato di essere stato picchiato dalla polizia durante lo stato di fermo. (La Repubblica)

È questo il vero problema che pone la sentenza della Corte costituzionale polacca e che, prima di essa, ha posto la Corte costituzionale tedesca Tutte le sentenze della Corte di giustizia europea sono vincolanti per le autorità di tutti gli Stati membri, compresi i tribunali nazionali. (Il Riformista)

Gli Stati membri hanno concordato a dicembre di attendere il parere della Corte sul meccanismo prima che la Commissione europea vi ricorra. ngheria e Polonia hanno unito il fronte davanti ai giudici della Corte di giustizia dell'Ue contro il meccanismo di condizionalità che potrebbe privarle dei fondi europei, tra le crescenti tensioni tra Bruxelles e Varsavia (AGI - Agenzia Italia)

Le reazioni non sono tardate ad arrivare: la Polonia e l’Ungheria hanno immediatamente ricevuto l’avviso del congelamento dei fondi del Recovery fund. Perciò, di fronte ai ricatti di Bruxelles l’Ungheria (e la Polonia) non cede e Varga chiosa: "Il governo resta impegnato a garantire un elevato livello di protezione dei diritti dei bambini. (provitaefamiglia.it)