"Impianti fotovoltaici in città che nascono come funghi", il Consiglio comunale di Udine non ci sta
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Parchi solari che nascono di notte come i funghi, deprezzando, secondo molti cittadini, le proprietà private poste attorno. Ben 11 quelli che dovrebbero sorgere nei prossimi mesi nel hinterland di Udine, tutti approvati con Procedura abilitativa semplificata dalla Regione, senza il minimo coinvolgimento del Comune, relegato a svolgere un mero ruolo di verifica. La notizia rilanciata da Telefriuli dell’impianto fotovoltaico di 8 ettari e da 5,2 megawatt di potenza, in fase di costruzione in via Emilia, a due passi dal cimitero di Paderno, ha tenuto banco durante il consiglio comunale di ieri sera, nonostante non fosse inserito in nessuno ordine del giorno. (Telefriuli)
La notizia riportata su altre testate
Udine, 3 gen - "à la terza volta che normiamo sul tema dei parchi fotovoltaici sull'intero territorio del Friuli Venezia Giulia, poichà i precedenti governi avevano impugnato le nostre misure. Questo Governo, diversamente, ha come noi l'obiettivo di regolamentare la loro installazione a tutela dell'ambiente e dell'agricoltura, tanto che quest'ultima sarà maggiormente protetta grazie ai vincoli che abbiamo introdotto: massimo il 3% della superficie agricola comunale per la realizzazione di impianti fotovoltaici a terra e obbligo di preservare una superficie contigua pari almeno a nove volte quella occupata dall'impianto per quelli di potenza superiore a 12 MW". (ilgazzettino.it)
Dai dati emersi dall’annuale European Electricity Review, nel 2024, per la prima volta, nell’Unione Europea l’energia solare si è imposta su quella del carbone. Nel dettaglio, il sole ha fornito l’11% dell’elettricità, mentre il carbone il 10%. (Proiezioni di Borsa)
Il presidente della Commissione Lavoro della Camera, Walter Rizzetto ha presentato un ordine del giorno al decreto legge Cultura evidenziando le criticità che la costruzione di un impianto solare fotovoltaico causerebbe su un’area archeologica del comune di Aquileia. (Il Friuli)
«Questo governo, diversamente ha spiegato l'assessore all'Ambiente Fabio Scoccimarro - ha come noi l'obiettivo di regolamentare la loro installazione a tutela dell'ambiente e dell'agricoltura, tanto che quest'ultima sarà maggiormente protetta grazie ai vincoli che abbiamo introdotto: massimo il 3% della superficie agricola comunale per la realizzazione di impianti fotovoltaici a terra e obbligo di preservare una superficie contigua pari almeno a nove volte quella occupata dall'impianto per quelli di potenza superiore a 12 Megawatt». (ilgazzettino.it)
«La punta dell’iceberg». L’impianto fotovoltaico in via Emilia, tra Paderno e Beivars, non è né l’unico né il primo spuntato a Udine e dintorni negli ultimi anni. «Tutti sembrano scandalizzarsi per questo, ma lo scenario è ben noto da tempo», denunciano Rosaria Capozzi, consigliera regionale del Movimento cinque stelle e Michele Comentale, rappresentante del gruppo territoriale di Udine. (Messaggero Veneto)
Questo Governo, diversamente, ha come noi l’obiettivo di regolamentare la loro installazione a tutela dell’ambiente e dell’agricoltura, tanto che quest’ultima sarà maggiormente protetta grazie ai vincoli che abbiamo introdotto: massimo il 3% della superficie agricola comunale per la realizzazione di impianti fotovoltaici a terra e obbligo di preservare una superficie contigua pari almeno a nove volte quella occupata dall’impianto per quelli di potenza superiore a 12 MW”. (Il Friuli)