Le Iene inchiodano il premier Conte: ecco la parcella che lo smentisce

Corriere dell'Umbria INTERNO

E’ una bordata micidiale quella che il celebre programma Le Iene lancia dritta nei confronti del capo del governo italiano.

Ma le Iene vanno avanti e raccontano che “il presidente del Consiglio ha sempre negato il rapporto professionale con Guido Alpa, nonostante nel suo curriculum vitae lui stesso avesse scritto così.

Palazzo Chigi respinge questa accusa e replica che “si tratta di un progetto di parcella ma non una fattura unica”. (Corriere dell'Umbria)

La notizia riportata su altre testate

Come si vede dal Video (Guarda sotto), il premier non le manda a dire all’inviato di Mediaset. Questa è la goccia che fa traboccare il vaso, il primo ministro conclude stizzito: “Questa è una diffamazione, lei è fuori di testa“. (Inews24)

Sei arrivato fin qui. Se sei qui è evidente che apprezzi il nostro giornalismo. Purtroppo il tipo di giornalismo che cerchiamo di offrirti richiede tempo e molto denaro. (Il Fatto Quotidiano)

E il premier, sotto assedio, sbrocca ancora una volta, sempre più vicino alla crisi di nervi. Gli inviati delle Iene lo hanno atteso a margine del forum Med2019, dove sono riusciti ad avvicinarlo per mostrargli nuovi documenti. (Liberoquotidiano.it)

La pistola fumante, onestamente, non c'è, nemmeno nel documento mostrato l'altra sera dalla Iene: il progetto di parcella comune a doppia firma, Giuseppe Conte e Guido Alpa. Alpa votò per il candidato vicino di studio, incrociato tante volte nel suo percorso professionale e sulle scale di piazza Cairoli. (ilGiornale.it)

Di conseguenza, Alpa non sarebbe potuto essere uno dei commissari chiamati a giudicare il premier nel suo concorso universitario. Falso, replica Conte che sottolinea innanzitutto come la sua promozione sia avvenuta all’unanimità, per cui il giudizio di Alpa non sarebbe stato decisivo. (Fanpage.it)

Ti nominano professore universitario in età giovanissima, come se fossi una specie di fenomeno e questo ovviamente solleva molte attenzioni. Veniamo all’ultimo punto e speriamo che sia l’ultimo, ovvero che non salti fuori niente di nuovo in futuro. (Il Primato Nazionale)