Eni: Nigeria; Procura Brescia perquisisce computer pm Milano MILANO

RagusaNews INTERNO

La Procura di Brescia, nell'ambito dell'indagine in cui sono indagati il procuratore aggiunto di Milano Fabio De Pasquale e il pm Sergio Spadaro, lunedì scorso ha disposto una perquisizione informatica per sequestrare le mail che i due magistrati si sono scambiati.

Materiale a loro inviato ma che i due pm non avrebbero messo a disposizione delle difese e del Tribunale nel processo sul blocco Opl245 che ha visto assolti tutti gli imputati

Il decreto riguarda in particolare il materiale raccolto dal pm sempre di Milano Paolo Storari e che avrebbe dimostrato la falsità delle prove portate dall'ex manager di Eni Vincenzo Armanna. (RagusaNews)

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All'origine dell'indagine, avviata due settimane fa, c'è la gestione da parte dei due magistrati di alcune informazioni sull'ex manager Eni Vincenzo Armanna a loro arrivate da una indagine parallela condotta da altri colleghi, spiegano due fonti. (Yahoo Finanza)

Il decreto riguarda in particolare il materiale raccolto dal pm sempre di Milano Paolo Storari e che avrebbe dimostrato la falsità delle prove portate dall'ex manager di Eni Vincenzo Armanna. (Notizie - MSN Italia)

L’iscrizione risalirebbe a una decina di giorni fa dopo l’interrogatorio del pm Paolo Storari, pure lui indagato a Brescia per il caso dei verbali dell’avvocato Amara e i contrasti con i vertici del suo ufficio. (L'agone)

Nel suo telefono Storari avrebbe trovato alcune chat create ad arte da Armanna facendo credere che il capo del personale Eni Granata e l'amministratore delegato del gruppo Descalzi, dialogassero con lui, tra il 2013 e il 2014, quando in realtà quei due numeri, secondo le verifiche del pm milanese, non erano a loro intestati. (TG La7)

Quest’ultimo ex legale esterno di Eni già condannato per corruzione in atti giudiziari e nuovamente arrestato due giorni fa. La notizia è che il procuratore aggiunto di Milano Fabio De Pasquale e il pm Sergio Spadaro sono indagati dalla Procura di Brescia con l’ipotesi di rifiuto d’atti d’ufficio in relazione al processo Eni/Shell-Nigeria (Zone D'Ombra)

Materiale a loro inviato ma che i due pm non avrebbero messo a disposizione delle difese e del Tribunale nel processo sul blocco Opl245 che ha visto assolti tutti gli imputati (la voce d'italia)