Virus Hmpv spaventa la Cina, da ricercatori italiani una prima analisi della minaccia

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RIFday SALUTE

Roma, 9 gennaio – La minaccia arriva ancora una volta dalla Cina, dove cinque anni fa partì la pandemia che ha sconvolto il mondo: a mettere in crisi il sistema sanitario di alcune città cinesi, questa volta, è il metapneumovirus umano (Hmpv), responsabile di alcuni focolai epidemici. Si tratta di un virus conosciuto, responsabile di una malattia respiratoria con sintomi simili all’influenza e al raffreddore, ma che in alcuni casi porta complicazioni come le bronchiti e le polmoniti (RIFday)

Su altri giornali

A parlare è Matteo Bassetti: il virologo mette in guardia sui possibili rischi del metapneumovirus. «Nel momento in cui dovesse esserci una iperdiffusione, come quella che sta avvenendo in Cina, è certamente un virus per il quale non tutti hanno evidentemente gli anticorpi e quindi potrebbe naturalmente dare esito a una diffusione anche epidemica». (quotidianodipuglia.it)

Un primo caso di contagio dal virus Hmpv (COS'È E COME SI TRASMETTE) stato registrato in Grecia. Si tratta di un uomo di 71 anni con malattie preesistenti, come riportato dal giornale ellenico Protothema. (Sky Tg24 )

Contagio che ha destato allarme dopo le recenti notizie in arrivo dalla Cina, con le diverse misure di sicurezza per contenerne la diffusione (e che hanno riportato alla mente il periodo del Covid). Dopo la diagnosi di metapneumovirus è stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale "Papanikolou" di Salonicco. (corriereadriatico.it)

Virus Hmpv, l'allarmismo di Bassetti: "Numerosi casi in Italia, non c'è una cura, rischio epidemia, causa bronchiti e polmoniti"

PUBBLICITÀ Il virus, identificato per la prima volta nel 2001, è una delle malattie respiratorie che si stanno diffondendo quest'inverno. Ecco cosa sappiamo dell'attuale epidemia. (Euronews Italiano)

Tosse persistente Difficoltà respiratoria (Microbiologia Italia)

Bassetti ha proseguito asserendo che "numerosi casi" si sono verificati "anche in Italia", inclusi quelli osservati "al San Martino". Ne dà notizia l'infettivologo Bassetti che non esita a fare allarmismo, come spesso accade. (Il Giornale d'Italia)