La guerra di TikTok Cinesi pronti a cedere quote

Metro ESTERI

TikTok ha dovuto spesso difendersi a causa dei suoi legami con la Cina, dove ByteDance ha un'applicazione simile sotto un altro nome.

Donald Trump si è però detto fermamente contrario a un accordo per la cessione di TikTok che coinvolga Microsoft e di avere respinto l'ipotesi.

TikTok è sotto inchiesta da parte del Cfius, l'agenzia statunitense incaricata di garantire che gli investimenti esteri non costituiscano un rischio per la sicurezza nazionale. (Metro)

Se ne è parlato anche su altri giornali

“TikTok è fonte di preoccupazione per la sicurezza nazionale, li metteremo al bando negli Stati Uniti” ha detto parlando sull’Air Force One, ricalcando quanto già anticipato dal segretario di Stato Mike Pompeo. (Il Fatto Quotidiano)

La mossa dell’azienda è arrivata dopo che Donald Trump ha annunciato che vieterà TikTok negli Usa, accusandola di essere uno strumento nelle mani di Pechino per spiare gli americani. (Zazoom Blog)

Ticktack dichiarò che non sarebbe andata da nessuna parte dagli Stati Uniti. Dopo l'annuncio del divieto di biglietteria di Donald Trump, Vanessa, direttore generale della società di biglietteria con sede negli Stati Uniti, si è fatta avanti. (Calciolive)

Steven Mnuchin, il Segretario del Tesoro degli Stati Uniti, ha detto mercoledì che in settimana farà una “raccomandazione” su TikTok alla Casa Bianca. Nelle ultime settimane, gli esperti Usa hanno espresso la preoccupazione che la piattaforma video possa essere usata da Pechino per danneggiare gli Stati Uniti. (Positanonews)

Si mette in dubbio, infatti, il rispetto delle norme di tutela della privacy da parte di ByteDance, di cui proprietaria di TikTok. E agitando questo spettro, il presidente degli Stati Uniti ha minacciato il decreto che imporrà a Google e Android l'eliminazione dai rispettivi store online della possibilità di scaricare l'app. (RTL 102.5)

Da anni Mattel promuove campagne per incoraggiare la valorizzazione delle ragazze e ridurre la disparità di genere, sia in campo educativo che lavorativo. «Barbie non è, e non è mai stata affiliata ad alcun partito politico», ha detto un rappresentante dell’azienda al Los Angeles Times. (Open)