Estate alle porte, ristoranti in crescita ma personale introvabile: a Termoli scatta la corsa contro il tempo

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Primonumero ECONOMIA

Il Molise corre nel settore della ristorazione, ma senza fiato. A dicembre 2024, le imprese attive nel comparto sono 1.889: +0,7% rispetto all’anno precedente, il dato più alto d’Italia secondo il 13esimo Rapporto Fipe-Confcommercio. Una crescita incoraggiante, che però si scontra con un problema strutturale sempre più pressante: la mancanza di personale. A Termoli, cuore del turismo molisano e regina dell’estate adriatica, la corsa alla ricerca di personale stagionale si è già trasformata in una vera emergenza. (Primonumero)

Su altri media

La relazione mette in rilievo a livello nazionale l’aumento dell’occupazione nel settore (1,2 milioni gli addetti), contemporaneamente cresce il valore aggiunto del settore (oltre 59 miliardi) seppure con un leggero calo delle attività stesse (-1,2%). (Il Resto del Carlino)

È stato un altro anno difficile per il mondo della ristorazione torinese, in particolare per i bar che continuano a tirare giù le serrande: ne sono rimasti 5.404 ( nel 2023 erano 1570 e 10 anni fa mille in più). (La Stampa)

Tra i principali fattori alla base di questa forbice tra calo del numero di attività e crescita del fatturato complessivo, spicca l’aumento dei prezzi applicato dalla maggior parte dei ristoratori, causato dall’innalzarsi dei costi vivi e dall’inflazione, e quantificabile per l’anno passato nel 6% in più del 2023, +19% dal 2020. (Askanews)

Confcommercio: "Ristorazione, Livorno è in controtendenza rispetto al calo nazionale"

Tra i principali fattori alla base di questa forbice tra calo del numero di attività e crescita del fatturato complessivo, spicca l’aumento dei prezzi applicato dalla maggior parte dei ristoratori, causato dall’innalzarsi dei costi vivi e dall’inflazione, e quantificabile per l’anno passato nel 6% in più del 2023, +19% dal 2020. (AltoVicentinOnline)

Il settore della ristorazione a Torino e in Piemonte mostra segnali di una lenta ma costante ripresa dopo la crisi pandemica, nonostante le sfide persistenti legate all’aumento dei costi e alla cronica carenza di personale qualificato. (Corriere Torino)

Dal 2020 al 2024 le attività di somministrazione in città sono cresciute di 40 unità. Marcucci: "Una Livorno resiliente e intraprendente". Garaffa Cristiani: "Ogni nuova apertura è frutto di coraggio e determinazione. (QuiLivorno.it)