Meloni: "Musk? Soros è più pericoloso"

Meloni: Musk? Soros è più pericoloso
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GLI STATI GENERALI INTERNO

Giorgia Meloni in viaggio negli Stati Uniti per incontrare Donald Trump. L’apertura di un canale preferenziale grazie all’intercessione dell’amico Elon Musk sembra ormai cosa fatta e gli obiettivi, a breve e lungo termine, della capa del governo sono adesso due: portare a casa un successo internazionale con la liberazione in tempi stretti della giornalista Cecilia Sala, arrestata in Iran lo scorso 19 dicembre, e provare a diventare l’anello di congiunzione tra la prossima amministrazione e l’Unione Europea. (GLI STATI GENERALI)

Ne parlano anche altri giornali

Difende Elon Musk a spada tratta, guarda i rapporti con gli States fiduciosa, sa che con Donald Trump si profila "un rapporto che si annuncia molto solido, non so se dire privilegiato". La premier Giorgia Meloni affronta la tradizionale conferenza di fine anno, ormai fattasi di inizio, forte del risultato portato a casa con la liberazione di Cecilia Sala. (Adnkronos)

Ci sono un’omissione e una contraddizione, nel parallelo della Meloni fra i due affaristi impiccioni Elon Musk e George Soros. L’omissione: Musk controlla X e ha un ruolo pubblico con Trump; Soros agisce nell’ombra e non ha cariche pubbliche né media di proprietà. (Il Fatto Quotidiano)

Ingerenze straniere? “Ne ho viste parecchie fare lo stesso, spesso contro di me, e non mi ricordo che qualcuno si sia scandalizzato” . Lo ha detto Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa di stamane durante la quale è stata posta di fronte a una raffica di domande su Elon Musk che lei ha difeso spiegando anche di considerare il miliardario George Soros molto più pericoloso e ingerente in quanto finanziatore di diversi partiti politici. (il Giornale)

La Meloni affida gli interessi del Belpaese a Trump e Musk...

“Elon Musk è una persona molto nota e molto facoltosa, che esprime le sue posizioni, che piaccia o no di questo stiamo parlando”. (L'HuffPost)

Difende Elon Musk, «non è un pericolo per la democrazia» e poi le vere ingerenze «sono quelle di Soros». Potrebbe fargli una visita di cortesia all’Inauguration Day del 20 gennaio: «Sono stata invitata, mi farebbe piacere esserci, valuterò a seconda dell’agenda». (ilmessaggero.it)

"Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova", Agatha Christie docet, nella fattispecie che si analizzerà, lo si dirà successivamente il perché. A cavallo tra capodanno e la befana la presidente del Consiglio dei ministri con un blitz di 5 ore ha fatto visita al neopresidente degli Stati Uniti, Donald Trump (Tp24)