Sanità in Sardegna, crisi del personale nonostante la spesa superiore alla media nazionale

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SALUTE

La sanità in Sardegna, nonostante una spesa per il personale dipendente superiore alla media nazionale, si trova in una situazione di crisi senza precedenti. Secondo un recente report della Fondazione Gimbe, presentato durante un’audizione presso la XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, l'Isola registra una presenza di 13,4 dipendenti ogni 1.000 abitanti, posizionandosi al nono posto rispetto alla media italiana di 11,6 dipendenti. Tuttavia, la mancanza di medici dipendenti delle Asl e la crisi sanitaria non emergono dai dati numerici.

Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) sta affrontando una crisi del personale senza precedenti, con perdite finanziarie che superano i 28 miliardi di euro nel periodo 2012-2023. Oltre la metà di questa cifra è stata accumulata negli ultimi quattro anni, sottolineando la gravissima situazione in cui versa il sistema sanitario. La crisi del personale sanitario è causata da errori di programmazione, dal definanziamento e dalle recenti dinamiche che hanno alimentato demotivazione e disaffezione dei professionisti verso il SSN.

In Calabria, ad esempio, si registrano 9,7 dipendenti ogni 1.000 abitanti, un dato che evidenzia ulteriormente la disparità tra le diverse regioni italiane. Senza un adeguato rilancio delle politiche per il personale sanitario, l'offerta dei servizi sanitari ospedalieri e territoriali sarà sempre più inadeguata rispetto ai bisogni di salute delle persone, rendendo impossibile garantire il diritto alla tutela della salute.

La Fondazione Gimbe ha evidenziato come la Sardegna spenda di più, rispetto al resto d’Italia, per il personale dipendente nel servizio sanitario regionale. La media italiana di personale dipendente sanitario ogni 1.000 abitanti è di 11,6, mentre la Sardegna supera la suddetta media con un valore di 13,4.