«Naufragio rapido, non c'è stato tempo per i salvagente» Due indagati per la tragedia di Bari

Cronache Maceratesi INTERNO

La prima testimonianza arriva dal comandante del pontone AD3, Carmelo Sciascia.

«Fino a un certo punto, perché c’era mare a 3 metri e mezzo di nord est e vento»

Il comandante non lo abbiamo visto ma è stato recuperato da una nave perché aveva il salvagente con la lucina che lampeggiava.

«Naufragio rapido,. non c’è stato tempo per i salvagente». Due indagati per la tragedia di Bari. LA TESTIMONIANZA di Carmelo Sciascia, comandante del pontone: «il rimorchiatore ha imbarcato acqua ed è andato a fondo rapidamente». (Cronache Maceratesi)

Se ne è parlato anche su altri media

Intanto il pontone AD3 è stato sequestrato e due persone, il comandante del rimorchiatore, il 63enne di Catania Giuseppe Petralia e l'armatore Antonio Santini, 78enne romano sono stati iscritti nel registro degli indagati. (quotidianodipuglia.it)

affondato al largo di Bari non avrebbero avuto neppure il tempo di indossare i giubbotti di salvataggio: il racconto dei superstiti mentre proseguono le ricerche dei due dispersi (Today.it)

Ha risposto a poche domande dei cronisti prima di essere sentito dagli uomini della capitaneria di porto che su delega della procura stanno raccogliendo le testimonianze dei componenti dell'equipaggio. (Repubblica TV)

Civitanovese morto nel naufragio. «Luciano era pescatore, poi cambiò:. voleva una vita più tranquilla». TRAGEDIA - Giuseppe Emili è il cugino del 65enne morto a Bari: «E' la fine peggiore che può fare un marinaio. (Cronache Maceratesi)

«Abbiamo visto la barca che imbarcava acqua e non c'è stato niente da fare, neanche il tempo di poterli aiutare - spiega - , perché le condizioni del mare erano quelle che erano». Il senso di impotenza ci distrugge tutti perché sei lì e non puoi fare niente» (Gazzetta del Sud)

Hanno visto affondare il rimorchiatore con a bordo i loro «fratelli di mare» davanti ai loro occhi, in poco più di 20 minuti, senza riuscire a fare niente per salvarli. Il senso di impotenza ci distrugge tutti perché sei lì e non puoi fare niente». (ilmessaggero.it)