Medicina Generale, incarichi provvisori impediscono costruzione di modelli territoriali efficienti

Cronache della Campania SALUTE

Sarebbe opportuno, quindi, che Regione Campania assegni nell’immediato le convenzioni di medicina generale inerenti agli ambiti carenti 2020, già in ritardo di un anno, e anche quelle inerenti agli ambiti carenti 2021.

Ai sensi dell’ACN della Medicina Generale, art.

Vincenzo De Luca, vada nella direzione della costituzione delle Case delle Comunità, la quale costituzione è per dettatura politica del Governo e del Ministero della Salute. (Cronache della Campania)

Ne parlano anche altre testate

“La Regione deve dire come intende potenziare la medicina territoriale per riprendere l’attività ordinaria e, al contempo, svolgere quel ruolo di prevenzione che la medicina generale dovrà avere anche ad emergenza pandemica conclusa. (Borderline24.com)

Pertanto, il Consiglio Regionale dà mandato al Segretario Regionale di avviare da subito le procedure per l’avvio della trattativa con la Regione e avviando da subito in caso di mancata risposta le procedure di rivendicazione e lotta sindacale conseguenti (FIMMG - Federazione Italiana Medici di Medicina Generale - Sezione regionale Puglia - Sezione prov. Bari)

A causa poi dei ritardi dei due concorsi ci ritroveremo a fare i conti con il fenomeno delle borse abbandonate in quanto i 60 giorni di scorrimento delle graduatorie MMG (supponiamo avvio dei corsi a fine Luglio e quindi fine scorrimenti a Settembre) non riusciranno a coprire le tempistiche degli scorrimenti e riassegnazioni delle borse di SSM 21 ovvero entro la data di avvio dei corsi SSM a Novembre. (Quotidiano Sanità)

Parole forti, quelle di Donato Monopoli, segretario Fimmg Puglia, che ha commentato l’esito del Consiglio regionale della federazione dei medici di medicina generale che si è svolto lo scorso 4 giugno. (Il Quotidiano Italiano - Bari)

«Non siamo più disposti a lavorare in questo modo: in un contesto di grande disorganizzazione, di incomprensibile competizione da parte delle altre strutture vaccinali e persino di boicottaggio. (AltamuraLive.it)

“Alla medicina di famiglia – si legge in una nota – è stato chiesto di partecipare alla campagna vaccinale e di proteggere come primario ed urgente obiettivo i soggetti estremamente fragili e quelli a domicilio a partire dall’inizio di aprile, quando ormai era chiaro a tutti che i vulnerabili, quelli che sono più esposti ad un rischio elevato di ospedalizzazione e di mortalità, erano difficilmente raggiungibili dall’organizzazione vaccinale messa in piedi fino ad allora dalla Regione e dalle Asl”. (Telebari)