Amazzonia, il lungo viaggio di Tawy: 12 ore nella foresta col padre in spalla per farlo vaccinare

Corriere della Sera ESTERI

Come il suo popolo, 325 uomini e donne che abitano sparsi nella selva amazzonica del Pará, lungo il confine con il Suriname.

Era il 22 gennaio 2021: la campagna vaccinale in Brasile era cominciata da cinque giorni, con priorità data agli indigeni.

L’agognata meta del lungo viaggio di Tawy è il più vicino avamposto medico per i vaccini.

Per quasi un anno, Simões l’ha conservata e solo qualche giorno fa l’ha condivisa su Instagram come immagine-simbolo del 2021 appena finito

Al suo arrivo al presidio, Tawy ha trovato dottor Jennings Simões a dargli il benvenuto. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Tawy, 24 anni, con il padre sulle spalle - istagram/Erik Jennings Simoes. COMMENTA E CONDIVIDI. . . . . . . Ha camminato per dodici ore - sei all'andata e sei al ritorno - per la foresta fitta, portando il padre sulle spalle. (Avvenire)

La foto è stata postata su Instagram per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della campagna vaccinale: ''I nativi non comprendono di dubbi sul vaccino dei non indigeni. il medico che si occupava delle vaccinazioni, che ha voluto immortalare il momento con una foto, poi postata sui social. (Today.it)

Si tratta di una tribù estremamente isolata che solo recentemente ha cominciato ad avere i contatti con il resto della società. (Fanpage.it)