Caso Eni-Nigeria, indagati a Brescia i pm De Pasquale e Spadaro

Sky Tg24 ECONOMIA

L'inchiesta bresciana riguarda, oltre a un video tra Armanna e l'avvocato Amara, anche i documenti, a loro trasmessi dal pm Storari, relativi a un un versamento di 50mila dollari da un conto dello stesso Armanna a un teste, Isaak Eke

L'iscrizione risalirebbe a una decina di giorni fa dopo l'interrogatorio del pm Paolo Storari, pure lui indagato a Brescia per il caso dei verbali dell'avvocato Piero Amara e i contrasti con i vertici del suo ufficio. (Sky Tg24 )

Su altri giornali

Lo riporta una nota della Procura di Milano, in cui si legge anche che “è già stata consegnata alla Procura di Brescia una nota, inviata” al procuratore di Milano, Francesco Greco, “il 5 marzo 2021, nella quale i colleghi esprimevano, in modo dettagliato, la loro valutazione critica in ordine al materiale ricevuto, peraltro informale ed oggetto di indagini tuttora in corso” (LaPresse) – “L’apertura del procedimento da parte della Procura di Brescia nei confronti del procuratore aggiunto De Pasquale e del sostituto procuratore Spadaro, è atto dovuto che merita rispetto istituzionale, tanto quanto l’assoluta professionalità dei colleghi”. (LaPresse)

L’iscrizione risalirebbe a una decina di giorni fa dopo l’interrogatorio del pm Paolo Storari, pure lui indagato a Brescia per il caso dei verbali dell’avvocato Amara e i contrasti con i vertici del suo ufficio. (L'HuffPost)

A quanto si apprende, nelle mail, inviate dal pm Storari (pure lui indagato a Brescia per il caso dei verbali dell'avvocato Piero Amara e i contrasti con i vertici del suo ufficio) ai vertici dell'ufficio, il magistrato faceva notare la inattendibilità dell'ex manager Eni Vincenzo Armanna. (Sky Tg24 )

Ieri la notizia che i pm milanesi Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla procura di Brescia. Toni e parole che proverebbero l'intenzione di Armanna di «ricattare i vertici» della società dalla quale era stato licenziato un anno prima (ilGiornale.it)

La procura di Brescia, competente a giudicare i magistrati milanesi, ha iscritto nel registro degli indagati il procuratore aggiunto Fabio De Pasquale e il pm Sergio Spadaro, per la loro gestione delle prove nel processo Eni Nigeria. (La Sentinella del Canavese)

In atti le mail a vertici ufficio, 'è dannoso sentirlo ancora' Eni. Materiale che i due pubblici ministeri non hanno messo a disposizione delle difese e del Tribunale durante il processo pur avendo consapevolezza, questa è l'ipotesi, delle false accuse. (Rai News)