Stellantis, salgono a 360 gli esodi incentivati a Mirafiori. Fiom: “Stabilimento di Grugliasco avviato…

Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

Una scommessa difficile da vincere con due soli modelli (Maserati Ghibli e Quattroporte)

E che alle Carrozzerie di Mirafiori, dove verrebbe trasferita la manodopera, oscilla tra i 54 e i 55.

“Senza un ricambio generazionale, da qui a dieci anni lo stabilimento si spegne da solo perché andranno tutti in pensione” – sottolinea il segretario.

L’intesa tra Stellantis e sindacati da poco raggiunta a Torino rischia di rivelarsi un boomerang per l’intero polo produttivo. (Il Fatto Quotidiano)

Su altri media

Un centro, quindi, di competenza per l'elettrificazione del gruppo, con le piattaforme per la 500 elettrica e per i modelli Maserati. A Mirafiori saranno trasferite le attività della ex Bertone, oggi Agap - fabbrica che Fca aveva rilevato nel 2009 - e tutti i 1. (La Repubblica)

L’azienda ha deciso la chiusura dello stabilimento Maserati e il trasferimento della produzione a Mirafiori, dove da gennaio è prevista la partenza di un secondo turno sulla linea di montaggio della 500e. (Cronaca Qui)

Prima di luglio e della sigla di oggi Mirafiori contava2850 tute blu. Ad oggi continuano le uscite anche di personale giovane e non solo quello finalizzato alla pensione — osserva Davide Provenzano, segretario Fim Cisl Torino —. (Corriere della Sera)

Una lunga fila di 500 elettriche incrocia un gruppetto di Maserati Levante nuove di zecca. «Nasce qui per ribadire ancora una volta il nostro legame con Torino, e con un territorio che racchiude uno dei patrimoni automotive più importanti al mondo», ha detto Ficili. (La Stampa)

I sindacati metalmeccanici hanno raggiunto l’accordo con Stellantis sulla riorganizzazione del Polo produttivo di Torino, ma la Fiom non ha firmato perché «sancisce la chiusura della Maserati di Grugliasco e perché manca un piano complessivo». (Corriere della Sera)

«In seguito alla decisione aziendale di accorpare i siti di Mirafiori Carrozzerie e di Agap Grugliasco, siamo riusciti a ottenere garanzie per i lavoratori coinvolti e impegni sulle missioni produttive non solo per il presente ma anche sul futuro piano industriale», si legge nella nota diffusa dai sindacati che hanno firmato (La Stampa)