Salvagente bond: dal Bot al 2% al Btp Italia. Ecco le obbligazioni giuste per sfruttare l’impennata dei rendimenti

Milano Finanza ECONOMIA

Il rischio recessione e le banche centrali aggressive fanno salire i rendimenti sulle scadenze corte, anche in Italia. Per i gestori è il momento di investire puntando su Btp Italia ed emittenti solidi, come le banche (Milano Finanza)

Su altri giornali

Nel terzo trimestre del 2022 le Borse mondiali non hanno di certo brillato. Ma i cali peggiori si sono visti, da luglio al mese di settembre del 2022, per i prezzi dei titoli di Stato. Tra l’inflazione galoppante e le manovre restrittive da parte delle banche centrali, infatti, anche in Italia i BTP, inesorabilmente, hanno prestato il fianco alle vendite. (Proiezioni di borsa)

Quasi 100 miliardi di euro a partire da oggi, 26 settembre, fino al termine dell’anno e altri 335 miliardi nel 2023, per un totale di 435 miliardi. È l’ammontare dei titoli di Stato in scadenza che il nuovo governo dovrà rimborsare e poi rinnovare, con nuove emissioni, tra bot, btp, cct e ctz. (agenzia giornalistica opinione)

Il rendimento del Btp a dieci anni si è portato a ridosso del 4 per cento. (Corriere della Sera)

Cosa succederà allo spread e al debito pubblico con un governo di centrodestra a guida Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia? Ecco fatti, numeri, commenti e analisi. (Start Magazine)

L’Order Sons and Daughters of Italy in America (OSDIA) è stata fondata a New York nel 1905 ed è oggi presieduta da Robert A. All’incontro, che si terrà lunedì 3 ottobre 2022 alle ore 9.00, presso la sala caduti di Nassiriya del Senato della Repubblica, interverranno: Angelo DEIANA, Presidente di CONFASSOCIAZIONI; Robert A. (MI-LORENTEGGIO.COM – LE ULTIME NOTIZIE DI CRONACA, POLITICA, ANNUNCI, SPORT, FOTO E VIDEO DI MILANO E LA LOMBARDIA)

In totale, i titoli di Stato in circolazione valgono 2.229 miliardi e oltre il 10% di questa cifra va gestito nei primi 15 mesi della prossima legislatura. Quasi 100 miliardi di euro a partire da oggi, 26 settembre, fino al termine dell’anno e altri 335 miliardi nel 2023, per un totale di 435 miliardi. (Il Giornale delle PMI)