Archeologia - Armadio con stoviglie e un tavolino ancora apparecchiato, straordinaria scoperta a Pompei

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In un'altra un tavolino ancora apparecchiato con le sue suppellettili, un letto, una cassapanca.

A Pompei si scava nel retro del "giardino incantato", lo stupefacente spazio dipinto con il grande larario che fu riportato alla luce nel 2018, e a sorpresa là dove ci si aspettava una casa importante e fastosa, vengono fuori ambienti modesti ma pieni di dignità, dove non mancano oggetti raffinati e persino un fascio di documenti che il calco in gesso ha fatto incredibilmente riapparire. (LaC news24)

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Si tratta di un ambiente adibito al culto, che presentava su una parete una nicchia sacra ai "Lari", numi tutelari della casa e al di sotto due grandi serpenti "agatodemoni" (demone buono), simbolo di prosperità e buon auspicio La vita immobile di Pompei che riaffiora alla luce: ultimi istanti di vita fotografati negli arredi sconquassati dall'eruzione del 79 d. (Il Vescovado Costa di Amalfi)

Si tratta di un armadio rimasto chiuso per duemila anni con tutto il suo corredo di stoviglie appartenente a una famiglia del ceto medio. Le immagini. 06 agosto 2022. (Agenzia Vista) Napoli, 06 agosto 2022 Le immagini dell'ultimo ritrovamento a Pompei. (Liberoquotidiano.it)

Non mancano i servizi però, una cucina e una latrina, quasi come quelle che si trovano nelle abitazioni più importanti. APPROFONDIMENTI L'ARCHEOLOGIA Pompei, riapre la Casa dei Vettii: il docufilm evento in esclusiva su. (ilmattino.it)

(askanews) - Piatti, vasi, anfore, oggetti in vetro e terracotta lasciati in bauli e armadi. E tutt'intorno pareti dipinte con paesaggi idilliaci e una lussureggiante natura con piante e uccelli e su un lato una intera parete con scene di caccia su fondo rosso (Tiscali Notizie)

Non mancano i servizi però, una cucina e una latrina, quasi come quelle che si trovano nelle abitazioni più importanti. Ancora di più, forse, con questo squarcio su una quotidianità più modesta eppure a tratti incredibilmente attuale (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il direttore del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, lo definisce "un quadro quasi “cinematografico” : il baule svuotato e lasciato aperto dai proprietari scappati, le travi del solaio “congelati” dal flusso piroclastico mentre crollano sui mobili, l’armadio con i vasi sul ripiano spezzato". (La Repubblica)