Borsa oggi, il Ftse Mib chiude in calo (-1,7%)

Milano Finanza ECONOMIA

Il Ftse Mib chiude la seduta di martedì 20 settembre in deciso calo (-1,7% a 21.774 punti), in scia all'apertura debole di Wall Street, con gli investitori di entrambe le sponde dell'Atlantico che, in vista della riunione della Fed di domani, temono una stretta sui tassi d'interesse ancora più aggressiva da parte della banca centrale. Spread Btp-Bund in leggero ribasso a 225 punti base. Ecco le società che a Milano si sono distinte per performance sui listini Ftse Mib, Star, All Share ed Egm. (Milano Finanza)

La notizia riportata su altri giornali

Sull’obbligazionario il rendimento del Treasury decennale americano è arrivato al 3,58%, mentre quello a due anni al 3,97%, sui massimi dal 2007. Chiusura nei pressi dei minimi di giornata per Piazza Affari in scia alla debolezza di Wall Street alla vigilia della Fed. (Finanzaonline.com)

L’indice Ftse Mib cede lo 0,65% a 21.970 punti mentre il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi sale a 227,4 punti, con il rendimento annuo italiano in rialzo di 2,4 punti al 4,04%. Riduce il calo Piazza Affari dopo oltre un’ora e mezza di scambi. (gazzettadimilano.it)

Milano alla fine chiude in rialzo (+0,14%, Ftse Mib 22.140 punti) con lo slancio di Cnh (+2,93%), Tim (+2,6%), Iveco (+2%) e Amplifon (+2,19%). Da registrare lo stacco dei dividendi di St (+1,36%), Eni (-1,92%), Piaggio (+0,09%) e di Mfe (-7,5% le azioni A, -2,6% le B). (La Sicilia)

L'indice Ftse Mib cede il 2,2% a 21.303 punti con il listino principale completamente in rosso a parte Tim (+0,85%). Sale a 224,6 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi con il rendimento annuo italiano in crescita di13 punti al 4,284%, sopra ai livelli del giugno del 2015. (La Sicilia)

L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente. (Quotidiano di Ragusa)

Il sentiment degli investitori rimane incerto con l’attesa per il terzo aumento consecutivo di 75 punti base dei tassi di interesse, anche se non viene esclusa la possibilità di una stretta di ben 100 bp. (Finanza.com)