Il tesserino del medico, i messaggi, le foto di Rosa Vespa: "C'era pressione sociale”

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il Giornale INTERNO

Screen Quarto Grado “ Quindi questa gravidanza non c’è mai stata ?”, chiede un militare a Rosa Vespa, irrompendo nella sua casa il 23 gennaio, mentre lei e altre persone erano intente a festeggiare “Ansel”, il neonato che diceva di aver partorito l’8 gennaio 2025, ma in realtà era Sofia, bambina rapita in clinica. La donna rivela subito: “ No ”. L’accusa nei suoi confronti potrebbe valerle, in caso di rinvio a giudizio e poi di condanna, dai 3 ai 12 anni di prigione, con la possibile aggravante che i fatti si sarebbero svolti in una struttura sanitaria e che le circostanze di tempo e luogo potrebbero aver ostacolato la difesa. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altri media

Lo spiega in un’intervista a "Repubblica" Moses Chiediebere Omogo, marito di Rosa Vespa, la donna che è in carcere per avere rapito il 21 gennaio la neonata Sofia dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza. Forse un giorno andrò a trovarla in carcere e chiederò a lei di dirmi perché mi ha fatto questo». (Zoom24.it)

Una messa in scena agghiacciante, studiata nei... Ha finto la gravidanza e ha rapito la piccola Sofia, nella clinica dove la bambina era appena nata, e l'ha presentata ai parenti come suo figlio Ansel. (Virgilio)

Moses Chiediebere è il marito di R… Tutta la famiglia è sicura del fatto che Rosa non stia bene e sperano che questa mamma possa capirlo”. (L'HuffPost)

Neonata rapita a Cosenza, la testimonianza di una coppia di neogenitori: «Rosa Vespa aveva puntato anche nostra figlia»

Minuto per la lettura La famiglia della piccola Sofia si è affidata ad un avvocato di fiducia che nominerà propri consulenti per cercare di fare chiarezza sul rapimento ed anche su eventuali ulteriori responsabilità facendo ulteriori indagini. (Quotidiano del Sud)

«Sono un essere umano e perdonerò Rosa, non sono il diavolo. Lo spiega in un’intervista a Repubblica Moses Chiediebere Omogo , marito di Rosa Vespa, la donna che è in carcere per avere rapito il 21 gennaio la neonata Sofia dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza. (Gazzetta del Sud - Edizione Cosenza)

La coppia aveva notato, però, anche la presenza insolita di una donna, nei pressi della stanza di Ginevra. «Mia moglie notò subito una donna dall’altra parte della vetrata che limita la stanza dal corridoio», racconta Francesco. (Vanity Fair Italia)