Da “Adolescence” agli Incel: anatomia di una comunità online tossica

Da “Adolescence” agli Incel: anatomia di una comunità online tossica
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È essenziale decostruire il fenomeno Tate per comprendere come e perché figure come la sua possano catalizzare il risentimento maschile e alimentare la radicalizzazione online. Tra i concetti più reiterati della filosofia dell’influencer vi è l’idea che le donne debbano essere sottomesse agli uomini, giustificando la violenza e il controllo sulle partner. Un altro pensiero ricorrente è il darwinismo sociale, ovvero l’idea che solo gli uomini più forti (gli “alpha”) meritino il potere e il rispetto. (RSI Radiotelevisione svizzera)

Su altri media

Con oltre 114 milioni di visualizzazioni su Netflix, Adolescence si trova al quarto posto nella classifica delle serie più viste di sempre e i produttori stanno discutendo seriamente di una seconda stagione: cosa sappiamo. (ComingSoon.it)

L'ultima notizia sul futuro di Adolescence sul piccolo schermo, oltre il progetto discusso in Gran Bretagna di distribuirlo nelle scuole per affrontarne i temi delicati con i giovanissimi, arriva da Deadline, che ha avuto modo di confrontarsi con Dede Gardner e Jeremy Kleiner, co-presidenti della casa di produzione di Brad Pitt Plan B, che ha molto sostenuto il progetto di Stephen Graham e Philip Barantini. (GQ Italia)

Di: Gian Paolo Bortone (SettimanaNews)

Adolescence divide la città: "Purtroppo è realistica": "No, tutto esasperato"

Come dimostra Adolescence, l’impatto di spazi online tossici sulla salute mentale dei giovani può essere drastico. I ragazzi sono profondamente soli, isolati dai coetanei e dalle famiglie, alla ricerca di un posto a cui appartenere. (Inchiostro Verde)

“Adolescence” ha debuttato lo scorso 13 marzo e si è già aggiudicata il quarto posto nella classifica delle serie in lingua inglese più popolari di sempre su Netflix, guadagnando ben cinque posizioni nell'arco di una sola settimana. (TV Sorrisi e Canzoni)

Viene criticata, ma nessuno sembra ignorarla. Adolescence, la serie Netflix che racconta i turbamenti della generazione Z e più ancora la distanza fra genitori e figli, è finita nelle discussioni anche dei fiorentini. (La Nazione)