Caso Pegasus: «Se fosse vero, sarebbe inaccettabile»

Corriere del Ticino ESTERI

Nessuna risposta invece alla domanda se il software Pegasus sia compatibile con la legislazione tedesca.

«In linea di principio nessuno viene sorvegliato perché svolge l’occupazione giornalistica» in Germania: lo ha detto il portavoce del ministero dell’Interno tedesco rispondendo alle domande sulla vicenda di spionaggio legata all’uso del software Pegasus utilizzato da diversi Paesi, in conferenza stampa a Berlino (Corriere del Ticino)

La notizia riportata su altri giornali

(LaPresse) – La relazione sullo stato di diritto 2021 della Commissione europea ha rilevato per l’Italia che “l’indipendenza politica dei media italiani rimane un problema preoccupante in particolare nel settore audiovisivo” (LaPresse)

. – BRUXELLES, 19 LUG – “La vicenda è totalmente inaccettabile, se è vera”. Lo ha precisato von der Leyen nella conferenza stampa a Praga (Libertà)

"La vicenda è totalmente inaccettabile, se è vera". La vicenda sullo spionaggio "deve essere verificata, ma se è così è completamente inaccettabile. (RagusaNews)

"Ciò che abbiamo letto finora, e questo deve essere verificato, ma se è confermato, è completamente inaccettabile, è contro ogni tipo di regola che abbiamo nell'Ue". BRUXELLES – La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, rispondendo a una domanda riguardo alla presunta attività di spionaggio ‘Pegasus’ di alcuni governi, tra cui quello ungherese, contro i giornalisti, ha detto: “Ciò che abbiamo letto finora, e questo deve essere verificato, ma se è confermato, è completamente inaccettabile, è contro ogni tipo di regola che abbiamo nell’Ue”. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)

(LaPresse) – In Italia “numerosi attacchi fisici e minacce di morte, nonché altre forme di intimidazione contro i giornalisti rimangono un motivo di preoccupazione”. Lo rileva la Commissione Ue nella sua relazione annuale sullo stato di diritto (LaPresse)

L’empatia della Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, appare estremamente chiara ed espressa con forza nel suo intervento al G20 delle donne, tenutosi lo scorso 13 luglio. La von der Leyen ne riporta i dati: “Circa 11 milioni di ragazze potrebbero essere costrette a lasciare la scuola. (Farodiroma)