Napoli, ricettazione e contraffazione di documenti di identità: 7 pakistani arrestati

ILMONITO ESTERI

Alle periodiche ricariche seguivano contestualmente bonifici verso altri rapporti finanziari accesi all’estero, intestati a soggetti terzi di origine araba destinati principalmente in Germania, Paesi Bassi e Belgio.

ed il Gip ha ritenuto di applicare la misura della custodia cautelare in carcere come richiesto dalla Procura della Repubblica

Nel corso degli approfondimenti investigativi è emersa anche la produzione e utilizzazione di almeno trenta documenti d’identità falsi utilizzati per l’apertura di conti correnti in vari paesi europei, riportanti le foto dei soggetti pakistani e i dati anagrafici di soggetti diversi. (ILMONITO)

Se ne è parlato anche su altri giornali

finanziavano organizzazioni vicine alle cellule terroristiche islamiche: 7 pakistani arrestati in città. ed il Gip ha ritenuto di applicare la misura della custodia cautelare in carcere come richiesto dalla Procura della Repubblica (Cronache della Campania)

Alle ricariche seguivano contestualmente bonifici verso altri rapporti finanziari accesi all’estero, intestati a soggetti di origine araba, principalmente in Germania, Paesi Bassi e Belgio. Sette gli arresti, ed è forte il sospetto che si trattasse di un metodo per finanziare il terrorismo. (ilmattino.it)

Di conseguenza sono stati contestati i reati di cui all’art. ed il Gip ha ritenuto di applicare la misura della custodia cautelare in carcere come richiesto dalla Procura della Repubblica (Appia Polis)

Attraverso frodi su carte di credito statunitensi e canadesi, messe in atto con il sistema del phishing, accumulavano liquidità su conti correnti italiani per poi effettuare bonifici su rapporti finanziari all’estero, principalmente in Germania, Paesi Bassi e Belgio, intestati a soggetti terzi di origine araba. (La Sicilia)

Si tratta di persone residenti a Napoli, tra le zone del Borgo Sant’Antonio Abate e della Sanità, e nella provincia di Caltanissetta. (Campanianotizie)

– continua sotto –. Coordinati dalla sezione Antiterrorismo della Procura partenopea, i militari del Nucleo di Polizia economico finanziaria hanno agito tra il capoluogo campano (zona Borgo Sant’Antonio Abate e Sanità) e la provincia di Caltanissetta, a seguito di un’indagine originata da segnalazioni di operazioni finanziarie sospette. (PUPIA)