Il padre del ragazzo suicida in dad: «Ha ingerito nitrito di sodio collegato in chat con altri dieci ragazzi che lo incitavano»

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Proprio come lo studente bassanese, i due ragazzi aveva acquistato su un sito Internet il nitrito di sodio e proprio come lui erano entrati nella community "Sanctioned Suicide".

La mattina del suicidio, racconta il padre, il giovane si era collegato al sito e vi erano altri 10 adolescenti connessi

Cecconi indica un sito, "Sanctioned Suicide", una community con 17 mila iscritti in tutto il mondo che Matteo seguita dal 12 aprile. (ilgazzettino.it)

La notizia riportata su altri giornali

Sul sito in cui navigava quell’ultima mattina ha trovato, invece, persone che l’hanno accompagnato nella sua scelta e assecondato». Come chiedere aiuto. Sono attivi alcuni numeri di telefono per ricevere supporto psicologico: Telefono Amico 199 284284; Telefono Azzurro 19696; Progetto InOltre 800 334343; De Leo Fund 800 168678 (Corriere della Sera)

La mattina del suicidio, racconta il padre, il giovane si era collegato al sito e vi erano altri 10 adolescenti connessi Le chat. Nelle chat i “gestori” del sito internet hanno fornito tutti gli elementi necessari per far procedere ai due maggiorenni nel loro intento. (Open)

Le indagini ora andranno avanti, con le tre famiglie coinvolte che si starebbero organizzando anche per muoversi in maniera coordinata Età simile, stessa sostanza acquistata in rete, il cosiddetto veleneo del web, e stessa modalità d’azione, tutti elementi questi che ricondurrebbero alla comunity di cui sopra. (Yahoo Notizie)

«Sanctioned suicide» purtroppo è ancora accessibile dall'estero. (La Verità)

Il padre di Matteo Cecconi indica un sito, con migliaia di iscritti in tutto il mondo che Matteo seguiva dal 12 aprile. Proprio come lo studente bassanese, i due ragazzi aveva acquistato su un sito Internet il nitrito di sodio e proprio come lui erano entrati nella community. (Yahoo Finanza)

"Quelli dell’autolesionismo e di gesti estremi da parte dei minori sono fenomeni che già registriamo – spiega Daniele De Martino, primo dirigente della polizia postale che ha investigato sul caso della community dei due 18enni suicidi –. (QUOTIDIANO NAZIONALE)