Dopo il G8 di Genova quello in cui ho fiducia è solo la democrazia

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Ho ancora in mente quella telefonata tra due esponenti delle forze dell’ordine, dopo l’omicidio Giuliani, in cui ridendo sulle “zecche” (i manifestanti) la donna, ridendo, esclama “uno a zero”.

Niente Democrazia, niente diritti, niente.

Black bloc che distruggevano tutto davanti alle “forze dell’ordine” che, dopo aver assistito alla devastazione senza fare nulla, assalivano con violenza allucinante i manifestanti inermi. (Il Fatto Quotidiano)

Su altri giornali

Le diverse esperienze politiche a Imperia avevano anticipato molte questioni che da lì a poco avrebbero caratterizzato la stagione culminata con il G8 di Genova. Negli anni precedenti avevamo costruito un'esperienza molto bella, che si chiamava 'Cantieri Sociali', nata dalla liberazione dell'area del Prino allora occupata da alcune caserme militari in disuso. (SanremoNews.it)

Spesso il concetto distorto che l’immaginario comune contribuisce ad alimentare è quello che ricordare le morti come quelle di Carlo Giuliani serva a santificare la vittima, non è così. Carlo Giuliani è stato ucciso da quel paese che avrebbe dovuto proteggerlo. (il Digitale)

Pasquale Sisto (Termoli Online)

Ero arrivato a Genova il giorno dopo la morte di Giuliani e ho partecipato a una manifestazione Di ALICE TOMBESI. URBINO – “Abbiamo sentito arrivare i militari, che marciavano, e un elicottero si è abbassato su di noi. (Il Ducato)

Poche ore prima centinaia di migliaia di persone erano scese in piazza dopo l’omicidio di Carlo Giuliani e c’erano state nuove violenze contro i manifestanti. (Radio Popolare)

A dispetto di diversi commentatori interessati, che in questi giorni stanno dicendo che il movimento di Genova nacque e morì nell’arco del luglio 2001, il movimento per l’acqua non sarebbe nato se non ci fosse stato lo sguardo delle giornate di Genova. (Estense.com)