Stupro Mestre, indagini a tutto campo. Al vaglio gli ultimi spostamenti di Mulas
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Centinaia di telecamere di video sorveglianza. Ore di registrazioni da visionare. È da queste immagini che proseguono le indagini dei carabinieri per ricostruire quanto avvenuto nei giorni e nelle ore precedenti alla violenza sessuale di giovedì 10 aprile ai danni di una 11 enne a Mestre (Venezia). Per quanto il presunto colpevole, Massimiliano Mulas di origine sarda, sia detenuto nella casa circondariale di santa Maria Maggiore a Venezia il caso è tutt’altro che concluso. (RaiNews)
Se ne è parlato anche su altre testate
Solo in Veneto, nel 2006, aveva già subito una condanna ad otto anni per aver tentato di violentare due studentesse in provincia di Padova. Donne sempre più giovani. (Il Fatto Quotidiano)
«È una tragedia immane e sarà difficile pensare che non restino segni durante la vita. C'è un recidivo seriale che violenta una bimba e mi chiedo, a cose fatte, lo rivedremo ancora libero questo signore? Dobbiamo buttare via le chiavi, e se non si riesce a buttare via le chiavi, bisogna modificare subito la legge». (L'Unione Sarda.it)

Ha finito di scontare nel 2021 l’ultima condanna nel carcere di Lanusei, Nuoro, e ne è uscito pienamente libero". Così l’avvocato difensore di fiducia di Massimiliano Mulas, l’uomo di 45 in arresto a Venezia con l’accusa di aver stuprato, nell’androne di un condominio, una ragazzina undicenne. (Tgcom24)