Triangle of Sadness Palma d’Oro a Cannes, l’Italia premiata con “Le otto montagne”

Triangle of Sadness (nelle nostre sale arriverà con Teodora) è la vicenda agro-dolce-grottesca-sarcastica di un gruppo di super ricchi su una nave da crociera.

A mani vuote Mario Martone per Nostalgia, il Premio della giuria va a Le otto montagne dei belgi Charlotet Vandermeersch e Felix Van Groeningen.

Film molto considerato, malgrado la tiepida accoglienza di buona parte degli osservatori tra pubblico, stampa e addetti ai lavori

Palma d’oro a Triangle of Sadness di Ruben Ostlund. (Il Riformista)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il Premio per la migliore attrice è stato vinto da Zar Amir Ebrahimi in Holy Spider di Ali Abbasi "Tori e Lokita" dei fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne ha ricevuto il Premio speciale della 75esima edizione. (Gazzetta di Parma)

Così il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, commenta il Premio della Giuria vinto dai registi Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch per il film italiano “Le otto montagne” con Luca Marinelli e Alessandro Borghi, tratto dal romanzo omonimo di Paolo Cognetti, girato in Valle d’Aosta, prodotto da Wildside e distribuito da Vision (MI-LORENTEGGIO.COM – LE ULTIME NOTIZIE DI CRONACA, POLITICA, ANNUNCI, SPORT, FOTO E VIDEO DI MILANO E LA LOMBARDIA)

Proprio dal ritiro dei Blues, Nkunku non ha chiuso le porte ad un suo possibile ritorno al Paris Saint Germain. Con loro ho fatto tutta la trafila delle giovanili sino ad arrivare alla prima squadra, è grazie a loro se sono riuscito a diventare un calciatore professionista. (Calcio In Pillole)

«Quando abbiamo iniziato a lavorare al film avevamo solo uno obiettivo: fare un film provocatorio che facesse pensare il pubblico», ha detto Östlund. La folle crociera per super ricchi Triangle of sadness di Ruben Östlund trova la giusta rotta, la Palma d’oro al Festival di Cannes 2022, edizione numero 75. (Panorama)

I due si aggiudicano infatti il premio della giuria, assegnato ex aequo insieme al film EO. Il premio per i 75 anni del festival va invece ai fratelli Dardenne e al loro Tori e Lokita (Elle)

Un palmarès così è davvero da ricordare come il segno di un’involuzione. Ma un verdetto che ha dimenticato i titoli migliori (penso ai film di James Gray, di Valeria Bruni Tedeschi, di Mario Martone. (Corriere della Sera)