"I giovani sono soli e la famiglia è implosa. I genitori si sveglino". Intervista a Paolo Crepet

I giovani sono soli e la famiglia è implosa. I genitori si sveglino. Intervista a Paolo Crepet
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Non c'è il movente? Sì, ma i segnali di malessere in Riccardo c'erano. «Semplicemente non sono stati visti». Quindi, nella narrazione della famiglia da Mulino Bianco e del bravo ragazzo che giocava a pallavolo e frequentava il liceo, bisogna saper leggere nelle fessure invisibili. Ben oltre la perfezione della vacanza in barca e della villetta borghese. Chiediamo una guida a Paolo Crepet, psichiatra e sociologo, che nel suo ultimo libro, intitolato «Mordere il cielo», invita a riappropriarci con audacia delle nostre emozioni, a esprimerle, a viverle. (il Giornale)

Su altre testate

Nell'istituto Allende di Paderno Dugnano lo ricordano quando andava a prendere il fratellino Lorenzo a scuola. Quel fratello più piccolo, di appena 12 anni, che ha sterminato con decine di coltellate insieme alla mamma Daniela Albano e al papà Fabio Chiarioni. (ilmessaggero.it)

«Il modo migliore per capire certe dinamiche sarebbe parlare direttamente con l'interessato, fare domande e avere risposte. E noi dobbiamo essere rispettosi nei confronti delle tre persone uccise e di questo sventurato ragazzino, e pertanto evitare di inventare fantasie sganciate da una realtà oggettiva che non siamo in caso di verificare direttamente. (Vanity Fair Italia)

Un paio di ore dopo, la strage. Sabato sera nella villetta di famiglia si è fatta festa, una cena con amici e parenti per brindare ai cinquantun anni del padre Fabio C. (ilmessaggero.it)

La strage in famiglia, parla la psichiatra Dell’Osso: «La maschera del bravo ragazzo frutto di un camuffamento»

Ha anche ammesso che aveva intenzione di raccontare una versione diversa e che la strage la ponderava da tempo per sentirsi libero. Lorenzo, dalla scorsa domenica, si trova recluso nel carcere minorile Beccaria di Milano con l'accusa di aver accoltellato e ucciso padre, madre e fratello minore. (il Giornale)

Per la presidente della Società italiana di psichiatria (Sip), Liliana Dell’Osso, al momento sono ancora troppo pochi gli elementi noti per poter ipotizzare il profilo della personalità del 17enne che a Paderno Dugnano ha ucciso i genitori ed il fratello minore, ma sicuramente, rileva la studiosa, «colpisce la sua lucidità e apparente normalità: in realtà potrebbero essere i tratti di una “maschera” assunta per nascondere un proprio profondo disagio interiore, quello che in psichiatria definiamo il fenomeno del “camouflaging”, ovvero il camuffamento». (Giornale di Sicilia)