La Siria nega ancora l’accesso alle navi russe, tutte davanti al porto di Tartus per evacuare. Fila di un km di attrezzature militari, le foto satellitari
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Non è stato un Natale ortodosso (coincidente con la nostra Epifania) felice, per le manovre della Russia nel Mediterraneo. Il 6 gennaio i moli navali del porto siriano di Tartus (quello usato dalla Russia in Siria durante il regime di Bashar Assad) erano ancora vuoti, ma attrezzature militari russe da evacuare erano chiaramente visibili dal satellite (foto Maxar) per un chilometro. E a 8 km a ove… (La Stampa)
Ne parlano anche altri giornali
La flotta ombra russa è nel Mediterraneo, ormai da giorni. Queste imbarcazioni sono partite da San Pietroburgo poco prima di Natale e sono attualmente in rotta (almeno ufficialmente) verso Port Said, nel nordest dell'Egitto. (ilmessaggero.it)
Dal 2013 ci sono sem… L’ultimo segnale del declino della potenza marittima di Mosca è la partenza del sottomarino “Novorossiysk”, che è uscito da Gibilterra tre giorni fa e non è stato finora sostituito. (la Repubblica)
Da circa 800 soldati all’inizio del 2024, ora la consistenza supera 1.800 e continua il lento dislocamento, nave dopo nave. Sarà la Wagner, ora Africa Corp, a controllare la Libia, col trasferimento di ingenti quantitativi di materieli e truppa dalla Siria e dalla Bielorussia. (Congedati Folgore)
Prossima meta il Baltico. Ciò non esclude, avvisano gli esperti, che vi possa essere un «battello» a propulsione nucleare, ma il valore simbolico/tattico della partenza rimane. (Corriere della Sera)
Giorgia Meloni ha affrontato nella sua conferenza stampa anche le questioni del Medioriente e del quadrante Sud del Mediterraneo. «Il tema della stabilizzazione definitiva della Libia è tra quelli di cui siamo occupati di più e anche una delle questioni più complesse che mi sia mai trovata ad affrontare». (il Giornale)
Mosca ha già scelto il territorio libico come punto principale della sua presenza nel Mediterraneo, nonché appoggio sicuro per le sue attività in Africa. La Libia al posto della Siria. (QUOTIDIANO NAZIONALE)