Kasia Smutniak al Festival di Venezia 2024 con oblò maxi sul fianco conferma la sua passione per il total black
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Kasia Smutniak al Festival di Venezia 2024 conferma la sua passione per il total black e svela il fianco con un maxi oblò Non è un segreto che Kasia Smutniak ami il colore nero e lo scelga per ogni evento a cui partecipa: la abbiamo vista, alla recente Milano Fashion Week dedicata al menswear, in completo firmato The Attico composto da top senza maniche e pantaloni ampi e gioielli Swarovski per l'inaugurazione della mostra "Masters of Light - From Vienna to Milan" dedicata alle creazioni del brand dei cristalli. (Vogue Italia)
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A cura di Arianna Colzi Kasia Smutniak è l'emblema dell'effortless chic sul red carpet di Venezia 81. L'attrice, che poco meno di un mese fa ha annunciato la fine della sua carriera da attrice, era elegantissima e sobria alla proiezione di Wolfs, il film di Jonathan Watts con Brad Pitt e George Clooney. (Fanpage.it)
Ieri sera a Venezia si è tenuta la prima di The Room Next Door, il nuovo film di Pedro Almodovar, e il red carpet è stato letteralmente invaso dalle star. (Fanpage.it)
Sorprende tutti: è suo il look più fotografato dell’edizione 2024 del Festival. Kasia Smutniak diventa una diva anni '20 sul red carpet di Venezia. L’attrice 45enne nella sesta serata della Mostra del Cinema, in occasione della proiezione di “Room Next Door” del regista spagnolo Pedro Almodóvar, sfila sul tappeto rosso con in testa un delizioso caschetto di perline. (Gossip News)
Ci sono persone che riescono a “rubare” il cuore e l’attenzione del pubblico con molto poco. Merito del talento, del fascino, di un mix quasi magico difficilmente spiegabile a parole. (Whoopsee)
La Mostra del cinema di Venezia è entrata nel vivo e così il suo red carpet che sera dopo sera regala visioni straordinarie, tra belli e impossibili (leggi: Brad Pitt e George Clooney a Venezia) e icone dal fascino impareggiabile. (Io Donna)
Anche in questo look total black – che si conferma nuovamente il colore prediletto dall’attrice per la sua capacità di prestarsi a infinite rivisitazioni – sono i dettagli a fare la differenza: geometrismi e tagli strategici, capaci di sedurre con minimalismo discreto. (Whoopsee)